derby

 

L'ultimo derby di fine secolo

 

Una gara strana, decisa da un giocatore che è rimasto nel cuore dei milanisti

 

Fine ottobre del 1999. Precisamente il 24. Non fu una data come altre. In quella occasione infatti il Milan si portò a casa l'ultimo derby di fine secolo. A memoria, senza dubbio uno dei derby che più sono rimasti scolpiti nella mia memoria. Era l'Inter di Marcello Lippi che sarebbe arrivata quinta in quel campionato, ma che all'inzio sembrava la candidata numero uno per il titolo. Ronaldo e Vieri davanti facevano paura. Il Milan di quei giorni era un Milan preoccupato. La situazione nel gironcino di Champions si era compromessa dopo una sconfitta in Germania e per passare il turno avrebbe dovuto battere il Chelsea in casa tre giorni dopo. Non ce la fece, ma intanto le scelte di Zaccheroni, allenatore campione d'Italia in carica, risentivano di quell'impegno.

Albertini, Costacurta, Boban, Leonardo e Shevchenko sedevano così in panchina al fischio d'inizio. Dopo pochi minuti, George Weah sbagliò un facile gol a due passi da Peruzzi. L'Inter poi prese il largo. Davano la sensazione di essere più forti, perchè ogni volta che buttavano palla su Vieri e Ronaldo qualcosa succedeva. Fu proprio da una combinazione fra i due che nacque il rigore di Sala su Ronaldo che il brasiliano trasformò con freddezza e precisione. Statisticamente fu l'ultimo gol segnato da Ronaldo in un derby con la maglia dell'Inter. Ne segnerà un altro oltre sette anni dopo con la maglia rossonera. Ma questa è un'altra storia. Dopo il gol l'Inter si sente sicura ma Ronaldo è strano. Le provocazioni di Ayala sono parecchie durante la partita. Scatta una gomitata preventiva del brasiliano. Rosso diretto. Cambia tutto. Il Milan adesso fa la partita, ma non ha la forza per mutarne l'inerzia. Bierhoff sbaglia un gol clamoroso. Entra Sheva, l'uomo derby per eccelleza. Lui ancora non lo sa ma il destino gli fa carambolare un pallone sullo stinco (dinamica simile ad un gol di Bigon in un derby del 1971 nella stessa porta) e libera una gioia immensa. 1-1. Sembrava fatta anche perchè al Milan, atteso tre giorni dopo da una gara fondamentale, il pari poteva andar bene. Soprattutto perchè adesso si giocava 10 contro 10, con Ayala che era finito anzitempo sotto la doccia. Però i derby sono strani. Non seguono logiche particolari. Novantesimo minuto: calcio d'angolo di Boban e Weah svetta di testa anticipando Panucci. 2-1! Ricordare adesso quell'esultanza fa venire i brividi ed anche un pò di pelle d'oca. Oggi George è diventato presidente della Liberia. Diciotto anni fa ci regalava l'ultimo derby di fine secolo. La vita riserva sempre sorprese particolari ma, ancora oggi, la gioia di quel colpo di testa perentorio di quel meraviglioso puma africano la custodisco nel cuore come uno dei ricordi più preziosi. Perchè il derby è soprattutto questo.

 

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