Biglia

 

La Big-lia al centro del progetto

 

Il Capitano della Lazio sempre più vicino ai rossoneri. Un giocatore importante e sul quale il nuovo Milan punta: vediamo il perchè.

 

 

Lucas Biglia e il Milan: un matrimonio che, con tutta probabilità, si farà nei prossimi giorni. Infatti sembra ormai totale l'accordo tra l'entourage del giocatore, la Lazio e il Milan, sulla base di una cifra ragguardevole (si parla di una somma intorno ai 20 milioni alla Lazio), e di un ingaggio di 2,5 milioni di euro per tre anni al giocatore, più 500 mila euro di bonus, al raggiungimento di determinati obiettivi. Ma perchè il Milan punta una cifra così importante per un giocatore di 31 anni? Eccovi dei motivi, ovviamente del tutto personali, illustrati da chi vi scrive questo articolo. 

Partiamo da un dato di fatto che, probabilmente, troverà molti di voi in accordo con il sottoscritto: il Milan, ormai da quattro anni e mezzo, ha una enorme lacuna nello scacchiere tattico proposto dai vari allenatori che si sono avvicendati in questi anni: la cronica mancanza di un punto di riferimento davanti alla difesa. Una mancanza, quella di un uomo che scandisse i tempi alla squadra, che sapesse dirigere con dedizione e tecnica il gioco, che in queste travagliate stagioni è stata molto probabilmente anche più decisva di altre evidenti lacune tecniche presenti nella Rosa rossonera. Ecco perchè, Lucas Biglia, fa a caso del Milan; di questo nuovo Milan che vuole ripartire dando prima di tutto ordine ad un reparto (il centrocampo), ormai diventato cruciale per le sorti di un intera squadra. In realtà, in fin dei conti, storicamente il Milan ha sempre avuto (almeno fino al 2012) dei grandissimi centrocampisti in grado di fare la differenza in qualsiasi momento, con una giocata, un tiro da fuori, un lancio di 50 metri; insomma dei giocatori in grado di farti la differenza. E questa è sicuramente la prima vera motivazione che mi spinge a voler l'arrivo del centrocampista argentino in rossonero.

Certo, Biglia non sarà Pirlo, ma può fare sicuramente meglio anche il lavoro che ha fatto un onesto giocatore come Van Bommel, in quell'anno e mezzo di rossonero: qualità, quantità ed esperienza. Parlavo di eseprienza: già, proprio così.Da non sottovalutare affatto è il fattore esperienza. Quella di Fassone e Mirabelli, ma specialmente di Montella, è una volontà ferrea: avere un giocatore pronto, con grande esperienza internazionale, titolare della Nazionale Argentina, e che gioca ormai da anni nel campioanto italiano, è un tassello determinante per lo sviluppo dell'idea tattica del prossimo anno. A Biglia, verranno affiancati Bonaventura e Kessiè; giocatori complementari tra di loro, divisi da compiti di quantità e qualità per l'ivoriano, e controllo della palla e qualità tecnica per Jack, ma accomunati da un solo punto di riferimento, lì dietro: proprio Biglia così come è successo in questi anni alla Lazio. Il secondo motivo, è sostanzialmente questo: l'esperienza dell'argentino può permettere di far fare un salto di qualità notevole, sia dal punto di vista tecnico-tattico, che qualitativo.

Dopo Musacchio, Kessie e Ricardo Rodirguez, Biglia sarà con tutta probabilità il nuovo innesto per il Milan del futuro. Un innesto che chissà, risucirà finalmente a chiudere una lacuna che questo nuovo Milan in fase di rilancio, non può più permettersi di avere.

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