Brocchi, sei da Milan? Perchè non dimostrarlo?
In una recente intervista l'attuale assistente di Capello in Cina ha parlato di ciò che sarebbe potuto essere e non è stato al Milan. Un po' di silenziosa gavetta, alle volte, non guasterebbe...
Alle critiche di Silvio Berlusconi all’attuale gestione del Milan hanno fatto eco negli ultimi giorni le parole di Cristian Brocchi. L’ex allenatore rossonero, ed attuale assistente di Fabio Capello al Jiangsu Suning ha parlato con rammarico della sua breve parentesi da tecnico del Milan, sulla cui panchina ha collezionato due sole vittorie e due pareggi in sette partite, nonostante la buonissima prestazione nella finale di Coppa Italia persa ai supplementari contro la Juventus. L’ex 32 rossonero, pupillo di Silvio Berlusconi già dai tempi in cui vestiva la casacca rossonera, ha parlato della stima che il Cavaliere provava nei suoi confronti, stima tramutata in pratica, con il passaggio di Brocchi da allenatore della Primavera a sostituto di Mihajlovic sulla panchina della prima squadra al momento dell’esonero del serbo, nella primavera del 2016. Poi i problemi di salute di Berlusconi e la cessione del Milan ai cinesi, con Brocchi, secondo le parole dello stesso centrocampista ex Inter e Milan, costretto a deporre le armi causa situazione ambientale non favorevole.
L’anno successivo Brocchi ha avuto la possibilità di far vedere qualcosa di buono in Serie B, sulla panchina del Brescia, piazza tranquilla ed abituata a giocare buoni campionati cadetti spesso culminati con la promozione. Eppure anche sulla panchina delle ‘Rondinelle’ Brocchi ha faticato, collezionando solo 31 punti in 30 partite, e venendo esonerato. Ora l’esperienza in Cina da assistente di Fabio Capello, allenatore navigato e che, secondo le parole dello stesso Brocchi, era stato individuato da Berlusconi ai tempi del Milan come chioccia ideale del neofita Cristian. Chissà che ora Brocchi non abbia la modestia di osservare ed imparare da chi in carriera ha vinto tutto. Perché dopo due esperienze fallimentari sotto gli occhi di tutti, a reclamare la panca del Milan non si fa bella figura.
