Ancelotti

 

Un ritorno impossibile

 

Le attuali difficoltà di Montella hanno aperto un dibattito sul possibile suo successore. 

 

 

Il Milan non vive un momento felice. La sconfitta di Genova contro la Sampdoria ha lasciato degli strascichi all'interno del gruppo guidato da Vincenzo Montella; strascichi che hanno avuto il loro culmine nel licenziamento di uno dei preparatori atletici più fidati di Montella; Emanuele Marra. Un difficoltà, quella di Montella, che sta portando in queste ore la Società a fare le sue dovute valutazioni: valutazioni tecniche, umane, tattiche e atletiche sull'operato del tecnico rossonero. 

Certo è che il Milan, a parte la partita di giovedì sera contro lo Rijeka in Europa League, in campionato dovrà affrontare Roma e Inter in successione. Due partite che potrebbero dirci qualcosa di più sulla situazione attuale dei rossoneri. Ma se dovessimo comunque ipotizzare, al termine di questa stagione, un cambio in panchina, in queste ultime sono cominciati a circolare due nomi "pesanti" per la panchina rossonera del prossimo anno: Carlo Ancelotti e Antonio Conte.

Già Carletto. Solo il nome fa emozionare, in quanto la vita sportiva da calciatore prima, e da allenatore poi di Ancelotti, è legata indissolubilmente ai colori rossoneri. Anni di vittorie che nessuno potrà mai cancellare dalla memoria dei tifosi rossoneri. Ancelotti rievoca ricordi bellissimi, che però un suo eventuale ritorno, rischierebbe di infangare. E non per fare catastrofismi o altro, ma ricordate quello che successo con Capello e Sacchi quando tornarono al Milan? Un disastro. Non è nemmeno questione di superstizione, ma Ancelotti è, per chi vi scrive, un ritorno impossibile per mille ragioni. E non bisogna nemmeno sottovalutare il fatto che per Ancelotti, quella del ritorno nella Milano rossonera, sarebbe una sfida gigantesca che già una volta ha rifiutato di intraprendere nel recente passato; non dimentichiamolo. Ci sarebbe anche da considerare l'aspetto che, il tecnico di Reggiolo, si muoverebbe da Monaco di Baviera, per tornare solo in un Milan in Champions; con tutto l'amore e l'affetto che Carlo ha nei confronti del Milan, è difficile davvero pensare che uno dei primi tecnici al mondo si sposti da un top club, e lasci la sicurezza di una squadra come il Bayern, per intraprendere una sfida in una squadra in ricostruzione come è attualmente il Milan.

Un ritorno impossibile, quindi. Ma si sa, nella vita mai dire mai.  

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