biglia

 

Una vittoria che dice molto

 

Il successo largo e non sofferto contro gli austriaci dell'Austria Vienna, inaugura per il Milan il ritorno in una competizione europea dopo tre anni di astinenza.

 

 

E' stata una vittoria importante e preziosa che molto dice sullo stato psicofisico dei rossoneri e che offre spunti per qualche analisi tattica connessa alla gara stessa.

Innanzitutto mi permetterei di definire questa vittoria molto europea e poco italiana. Non è una distinzione da poco e spiego subito il perchè.

In Italia, difficilmente il Milan incontra squadra che provano a giocare la partita pur sapendo di essere palesemente meno forti. Se osservate le prime tre marcature rossonere (quelle che han deciso la partita), avvengono tutte su ribaltamento di fronte repentino.

Addirittura sul primo gol Calhanogli intercetta un pallone ed il difensore austriaco le insegue senza avere la malizia di commettere un fallo. In Italia non accadrebbe: per gli allenatori del belpaese, meglio un fallo tattico ed una ammonizione piuttosto che un gol preso su palla persa.

Chiaramente ciò non toglie meriti alla squadra milanista che, anzi, ha dimostrato in maniera abbastanza palese come il 3-5-2 con qualche naturale variante, possa essere la veste tattica più coerente per questo Milan.

La squadra sostanzialmente ha un maggiore equilibrio ed una compattezza fra i reparti più marcata. In più le due punte vicine dialogano bene e sanno giocare l'una in funzione dell'altra. Non è poco.

Attenzione poi a Calhanoglu: giocare da mezzala in una mediana a 5 comporta meno doveri di ripiegamento e di attenzione rispetto al giocare mezzala in un 433. Non è un particolare da sottovalutare, ma un aspetto da evidenziare in rosso.

Ciò permette al giocatore turco di sentirsi più libero e meno legato ai pensieri del "cosa dover fare in non possesso". Per un giocatore istintivo come lui è una vera e propria panacea.

E' da rivedere questa strutturazione di squadra contro avversari certamente più quotati e contro le malizie ricorrenti del campionato italiano.

Le sensazioni della serata viennese tuttavia sono positive e rassicuranti anche perchè col nuovo sistema di gioco Frank Kessiè è chiamato ad un lavoro meno dispendioso e siccome il giocatore africano è fondamentale per gli equilibri della squadra, questo 3-5-2 appare davvero un valore da preservare.

 

 

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.