montella

 

Una batosta che fa riflettere

 

Gravi errori di Montella nella sconfitta di Roma. Formazione errata, cambi ritardati e nessuna scossa nell'intervallo. Urgono cambiamenti.

 

 

Forse era meglio continuasse a piovere... 

Il Milan torna sulla terra, rispedito direttamente dalla Lazio di Inzaghi, che strapazza il suo collega avversario per tutta la gara. Si, perchè nasce probabilmente dalle scelte e dal modo di preparare la sfida da parte di Montella la debacle di Roma. 

 

Errori sia di uomini, che di atteggiamento, che hanno condannato i rossoneri, sopratutto nel primo tempo, quasi totalmente regalato. 

Innanzitutto la scelta infausta di Calabria sulla destra. Ripescato dai bassi fondi della rosa, tanto che non aveva di fatto disputato le gare estive e le prime uscite ufficiali, preferito al più esperto e adatto Abate. Poi la scelta di Borini e Cutrone, in luogo di Cahlanoglu e Kalinic. Insomma. I due si sono fatti trovare pronti nell'emergenza estiva, ma ora è il momento di implementare il mercato dispendioso dell'estate. Oltre 85 milioni di euro a scaldare la panchina, non devono essere sembrati il massimo all'attonito Fassone, in compagnia di Han Li, inquadrati sconsolati sugli spalti dell'Olimpico.

 

L'atteggiamento spavaldo ha poi poco convinto. Persino contro il Craiova, Montella ha sempre deciso, ad esempio, di tenere bloccato uno dei due terzini, lasciando libera spinta all'altro. Ieri contro la Lazio Montella ha deciso invece di schierare Calabria e Rodriguez quasi sulla linea degli attaccanti, in fase di possesso, probabilmente per rimediare all'inferiorità numerica a centrocampo, dato il folto reparto a 5 della Lazio. 

Ne è scaturito che da ogni palla persa, o quasi, la Lazio ha tirato fuori contropiedi mortiferi, costati poi la gara al Milan. 

 

Anche i cambi, poi, non sono piaciuti. Sotto per quasi un'ora, mai si sono viste le due punte in campo, pur avendo a disposizione Cutrone, Kalinic, Silva e lo stesso Borini, oltre a Suso. In molti si aspettavano cambi già all'intervallo, con la squadra sotto di due reti. Non solo non sono arrivati, ma non c'è stata nemmeno una scossa positiva da parte del tecnico. Pronti via e il Milan ha difatti subito altre due reti in modo scolastico. 

 

Insomma, confusione tattica, spavalderia insensata e distrazioni. La frittata è fatta. 

La speranza in casa Milan è che possa servire come insegnamento, per non ripetere più l'errore. Il Milan giovedi' volerà a Vienna per la gara piu' difficile del tuttavia agevole girone di Europa League. Montella schiererà, lo ha già annunciato, la difesa a 3, col ritorno di Romagnoli. Servirà tutt'altra prova. Poi, per i rossoneri, arriveranno 4 gare dove la vittoria sarà d'obbligo, con 3 gare su 4 a San Siro, rispettivamente contro Udinese, Spal e Rijeka. 

Interessante sarà vedere se il tecnico campano partirà subito con le due punte (Kalinic e Silva) o se partirà con un trequartista (Suso o Cahlanoglu) a supporto di una prima punta. 

Qualcosa, però, Montella dovrà cambiare. Il campionato, sopratutto quest'anno, non aspetta nessuno. Napoli, Inter e Juventus sono già in fuga. 

 

 

 

 

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