Morata

 

L'importanza di Biglia e Bonucci

 

L'ex Juve e l'ex Lazio, altri due capolavori del duo Fassone-Mirabelli

 

A meno di un mese dall'inizio del campionato, il Milan ha già mutato pelle inserendo parecchi giocatori nuovi, praticamente 10, di cui 7 sicuramente titolari. La squadra a disposizione di Vincenzo Montella è diversa rispetto alla scorsa stagione, ceramente più forte e completa, senza dubbio con maggior qualità tecnica.

Due settimane fa, se un appuntamente poteva essere mosso all'attuale organico rossonero, era riferito alla carenza di leadership e di personalità, caratteristiche non facili da trovare sul mercato ed abbastanza distanti da squadre giovani e con tanti profili futuribili. Ed invece, in poche ore, Fassone e Mirabelli sono riusciti a portare in rossonero Lucas Biglia, capitano dell'Argentina e regista titolare della Nazionale albiceleste, e persino quel Leonardo Bonucci, leader tecnico, emotivo e spirituale della Juventus degli ultimi 5 anni, capitano in pectore designato per il dopo Buffon.

Circa 60 milioni di euro investiti per prendere questi due profili ed innestare in una squadra con prospettiva come questo Milan, quei profili di sicurezza e garanzia che mancavano. Sono costati cari, trattandosi di due trentenni, ma nel loro costo ci sono anche cose che non sono presenti nei contratti dei giocatori. C'è la capacità di farsi dare la palla anche sotto pressione, c'è la personalità di chiedere il pallone e di tenere la testa alta quando il vento di procella soffia forte sulla partita. C'è, soprattutto, la forza di prendere per mano un gruppo.

Al Milan mancavano questi ingredienti ed ora, con gli arrivi di Biglia e Bonucci, ha ampiamente rimediato a questa lacuna. Anche in questa estate strana in cui tutto sembra possibile, chiedere un doppio arrivo del genere poteva apparire utopia. Ed invece è stata realtà.

 

 

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