Se piangi, se ridi...
Quelli che bacchettavano i napoletani per le offese a Higuain, oggi si scagliano contro Bonucci. E sempre loro, che sfottevano per Pirlo, oggi non accettano sfottò
La cosa strana è la differenza mediatica data agli insulti a Donnarumma e quelli dati a Bonucci... ma a questo, noi Milanisti, siamo abituati.
Leggere la sommossa popolare scandalizzata e sghignazzante per un 'Dollarumma' e indifferente al "Speriamo che a tuo figlio torni il cancro", rivolto all'ex Juve, è notevole.
Da una parte si continua per giorni ad aizzare un popolo, dall'altra si riporta la notizia e si fa calare il silenzio.
Il calcio, come la vita, è una ruota. Oggi sei su e ridi, domani sei giù e piangi. Basterbbe ricordaselo. Sempre
Dall'affare Inzaghi/Zeoni, quanti pianti e risate prima e quante risate e pianti dopo?
Pirlo, non erano forse esultanti e sbeffeggianti i tifosi della Juventus nei confronti dei milanisti?
E gli stessi juventini che si meravigliavano (gongolando) delle esagerate ed esagitate proteste napoletane per il "tradimento" di Higuain? Oggi, non ricordano?
A quanto pare no!
Leonardo Bonucci al Milan e, il tifoso juventino si scatena. Basta dare un'occhiata ai social per rendersene conto.
C’è chi insulta, punta il dito e accusa Bonucci di aver tradito la Vecchia Signora, di essersi venduto al miglior offerente:
"Hai tradito la tua gente, il tuo popolo. Non meriti tutto l'amore che hai ricevuto", "Buffone infame", "Vattene perdente", "Brucerò la tua maglia", "Sono disgustato, Marotta deve andarsene", sono esempio dello sfogo dei tifosi bianconeri.
Pure la sorella di Chiellini mette becco "Tutti che lo volevano capitano, tutti che lo immaginavano come nuova bandiera bianconera e poi #vincesempreildiodenaro #senzaparole"
Ma c'è anche di peggio:
"Speriamo che a tuo figlio torni il cancro", "Tuo figlio deve morire… magari gli tornasse il cancro" e altri insulti beceri e auguri di morte ala moglie. Ma, forse, questi non sono tifosi. Forse sono solo bestie... chiedendo scusa alle bestie.
Quanto sarebbe bello un calcio fatto di sfottò. Di goliardiche prese in giro sapendo bene che "oggi a me, domani a te".
Putroppo è un calcio avvelenato e, pur a distanza di quasi un secolo, dobbiamo dar ragione al vecchio Winston Churchill: "Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio"
