Una sentenza disumana
E' giusto che un tribunale decida per qualcuno che non può decidere, sottraendo questa facoltà ai genitori del bambino?
Sono un avvocato. Non lo scrivo per darmi un tono, anche perchè non credo che una laurea in Giurisprudenza e qualche anno di esercizio della professione forense, possano conferire chissà quale valore ad una persona. Lo scrivo semplicemente perchè da ragazzino scelsi di diventare avvocato non perchè credessi nelle leggi e nelle sentenze, bensì perchè credevo fermamente nella giustizia come valore alto e nobile. Non solo: mi reputo da sempre liberale perchè credo ciecamente nella libertà individuale.
Ora, venendo al caso del giorno, ossia alla decisione della Corte Suprema inglese di interrompere le terapie ad un bambino inglese, Charlie Gard, io continuo a domandarmi da settimane cosa mai possa esserci di giusto e di liberale in tutto ciò. Pur sforzandomi non ci arrivo. E' giusto che un tribunale decida per qualcuno che non può decidere, sottraendo questa facoltà ai genitori del bambino? E' liberale che la cosiddetta libertà di scelta venga sostituita da un giudice che ha le cognizioni per dire si o no. Questo magistrato ha negato ai genitori del bambino di poter sottoporre il figlio ad una cura sperimentale negli USA. Chi è lui per negare ad un padre ed una madre il diritto alla speranza? Come può una Corte affermare con certezza principi medici quando è composta da persone che non hanno studiato medicina? Com'è possibile affermare con sentenza che il progresso medico non potrà risolvere fra un determinato numero di anni situazioni ad oggi ritenute irreversibili? Davvero non capisco e non ci vedo nulla di logico.
Strappare un bambino alla vita è già di per sè un atto atroce. Strapparlo contro la volontà dei suoi genitori, sputando addosso il loro diritto alla speranza, è qualcosa che va contro l'umanità. Leggi e sentenze possono essere sempre contestate. In casi del genere è doveroso farlo. Nascondersi dietro il dato formale nega i presupposti stessi dell'umanità. Qualcuno rammenti che i treni nazisti che portavano gli ebrei ai campi di concentramento erano perfettamente legali. La legalità, ex sè, non è un valore talebano da applaudire acriticamente. E' solo un valore relativo. I veri ed unici valori assoluti sono la giustizia e la libertà: due valori antitetici ed opposti all'ignobile sentenza della Suprema Corte inglese.
