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Ai saluti. Ecco le possibilità per il futuro

 

Dialogo avanzato col Los Angeles FC, contratto da 18 mesi. Joshua piace ma costa, come lo svedese e Sesko

 

Il bambino che ha cominciato a giocare sulle Alpi finirà a Los Angeles, dove non nevica e sulle colline, al massimo, mettono la scritta Hollywood. Le due immagini dicono molto del percorso: Olivier Giroud è cresciuto e ha attraversato il mondo del calcio non negandosi nulla. Francia, Inghilterra, Italia. Qualche delusione, tante vittorie. A 37 anni, è pronto all’ultima tappa della carriera e ha scelto il nome della sua prossima squadra: LAFC, Los Angeles Football Club. Rispetto a quanto si era capito fino a ieri, c’è un passo avanti: Giroud e la franchigia californiana hanno un accordo di massima anche sul contratto. Non c’è solo la volontà comune di stare insieme a partire da luglio, c’è anche la stretta di mano virtuale su un contratto di 18 mesi. Giroud è pronto ad andare a Los Angeles alla fine della stagione con il Milan e l’Europeo con la Francia per giocare una stagione americana e mezza. E allora, che cosa manca per ufficializzare la nuova vita di Oli G? Mancano la sua decisione finale e la firma. A Los Angeles, però, c’è un deciso, forte ottimismo.

 

La particolarità è nei tempi della Mls. Il campionato americano inizia a febbraio, non prevede retrocessioni e decide la sua stagione con i playoff, che inizieranno in ottobre e termineranno a dicembre. Giroud, certo, non sarebbe forzato a fare le valigie per L.A. dopo l’Europeo. Andrebbe in vacanza e si presenterebbe in California in estate, come e più di Giorgio Chiellini, che nel 2022 chiuse con la Juve in una trasferta fiorentina di fine maggio ed esordì con il logo LAFC sul petto a metà luglio. Ah, Chiellini, che ancora lavora nel club come Player Development Coach, in un anno e mezzo ha vinto un titolo e giocato una finale. Un altro vincente, come Giroud.

 

Il Milan osserva a distanza. In questa storia le parole più significative le ha dette due giorni fa Didier Deschamps, c.t. della Francia: «Se è fatta per il trasferimento di Olivier al Los Angeles FC? No. È una possibilità? Sì. È un desiderio? Sì». La scelta insomma non è economica – in quel caso il Milan potrebbe battagliare – ma di vita, familiare. Il contratto in rossonero scade a fine giugno e Giroud già a gennaio si è espresso: «A fine stagione si apriranno più opportunità e prenderò la mia decisione. Da calciatore e da padre di famiglia». Olivier, se non ci saranno sorprese, deve solo decidere quando e come ufficializzare la scelta losangelena. Giusto lo faccia lui. Il Milan, nel frattempo, cerca già un erede.

 

l numero 9 è la grande opportunità dell’estate, e insieme il grande rischio. Probabile che il Milan finisca per investire più di 40 milioni perché i centravanti cambiano la vita ma anche il bilancio. Jonathan David e Serhou Guirassy sono le possibilità low cost ma i preferiti sono altri, Joshua Zirkzee su tutti. Il riccio del Bologna lungo la stagione ha dimostrato di poter fare molto e con molto stile. Sarebbe forse la scelta più affascinante: un piccolo Ibrahimovic 2004 – l’estate in cui arrivò alla Juve – a vent’anni di distanza. Il Bologna sa che il Bayern può acquistarlo per 40 milioni ma né Joshua né i rossi di Baviera sono convinti. E allora, il Bayern potrebbe lasciarlo gestire al Bologna che, nel caso, punterebbe a incassare almeno 60 milioni. Partita non semplice.

 

Non semplici nemmeno gli inseguimenti ad altri obiettivi. Il Milan deve ancora definire la sua struttura – ci sarà un nuovo grande investitore? che ruolo avrà Zlatan Ibrahimovic sul mercato? chi sarà l’allenatore? – ma sa che dovrà sedersi a trattare con interlocutori complessi. Lo Sporting Lisbona per Viktor Gyökeres parte da 100 milioni (e tanti auguri a chi vuole trattare). Lo svedese però al Milan garba da tempo e in questi giorni ha familiarizzato con Rafa Leao. Se Ibrahimovic puntasse sulla connection svedese... Benjamin Sesko invece si è un po’ nascosto per buona parte della stagione ma ha giocato titolare nelle due partite del Lipsia contro il Real in Champions e negli ultimi due mesi ha messo in fila quattro gol e due assist. Anche qui si ragiona sopra i 50 milioni, con il Lipsia che per Ben ha studiato un progetto un anno fa: non semplice interromperlo ora. Ultimo ma non per numero di gol, Santiago Gimenez. Il Feyenoord, a precisa domanda, risponde 60. Milioni. C’è il caso che qualcuno li paghi.

 

Olivier Giroud, regalmente, guarda tutti dall’alto del suo curriculum. Ieri ha segnato in Francia-Cile il suo gol numero 57 in nazionale. Resta il miglior marcatore della storia davanti a Henry, Mbappé, Griezmann, Platini, Benzema, Trezeguet, Zidane, Fontaine, Papin. Impressionante. Con la stessa naturalezza, può sfilare sul red carpet tra Jack Nicholson, Leonardo Di Caprio, Snoop Dogg e Kim Kardashian. Lo stile, basta guardarlo, c’è.


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