Un'occasione speciale
L'infortunio di Zlatan Ibrahimovic ha aperto la discussione anche se, col passare del tempo, la portata dello stop del giocatore svedese ha assunto dimensioni minori.
Ibra potrebbe essere a disposizione di Pioli già per la fine del mese di giugno, magari saltando solo la semifinale di Coppa Italia e la trasferta in campionato contro il Lecce.
In ogni caso, in casa rossonera, la discussione si è aperta da qualche settimana: senza Ibra o quantomeno con Zlatan che deve recuperare da una lesione al soleo, servirà un coinvolgimento maggiore di tutta la rosa.
Ed allora, in tale prospettiva, come non pensare ai due elementi maggiormente qualitativi che finora hanno disputato un'annata con più luci che ombre: Lucas Paqueta e Rafael Leao.
Il primo sembra essersi perso dopo un'annata positiva vissuta con Gattuso allenatore e con lui nel ruolo di mezzala sinistra di centrocampo in un 4-3-3.
Il secondo, dopo un inizio folgorante che aveva scomodato paragoni illustri, ma decisamente scomodi (Weah), sembra essersi seduto, accontentandosi del talento.
Ebbene mai come oggi il Milan ha bisogno del loro contributo tecnico, per riuscire a dare un senso a due investimenti molto pesanti sul piano finanziario.
Paqueta è costato 35 milioni di euro nell'inverno del 2019, mentre Rafael Leao è costato circa 28 milioni di euro nell'estate scorsa.
Parliamo insomma di circa 60 milioni di euro, una cifra di tutto rispetto ma adatta a cristallizzare il valore tecnico ed il talento di questi due ragazzi.
Al talento però, è necessario che si accompagnino anche altri valori come l'applicazione ed il sacrificio, la voglia di lottare su ogni pallone, la capacità di non sedersi mai sugli allori.
Tutte doti che, sinora, sono mancate sia al giocoliere Paqueta (a volte irritante nel suo tentare la giocata in ogni occasione) e sia al funambolico Leao (in molte occasioni troppo sconnesso mentalmente dalla partita).
Per entrambi adesso è giunto il momento di dimostrare di essere giocatori da Milan, capaci di andare oltre la classe e le qualità che madre natura ha donato loro.
Serve un atteggiamento da giocatori veri, pronti a mettere sul campo temperamento, carattere e personalità. Dipende solo da loro. Il Milan non può più aspettare.
