berlusconi

 

Grazie Presidente, grazie di tutto!

 

Non esistevano ancora le trasmissioni fiume dedicate al calciomercato, ed a parte i giornali, la sera tardi sulla Rai c’era un programma sportivo che riportava le notizie di giornata.

 

Non esistevano ancora le trasmissioni fiume dedicate al calciomercato, ed a parte i giornali, la sera tardi sulla Rai c’era un programma sportivo che riportava le notizie di giornata. Ogni sera era scandita da un annuncio che faceva più o meno cosi: il Milan ha depositato in Lega il contratto di Roberto Donadoni! E poi quello di Giovanni Galli, portiere della Nazionale, quello di Dario Bonetti, ventiquattrenne difensore centrale della Roma, quello del Nanu Galderisi, artefice dello scudetto miracolo di Verona, quello di Daniele Massaro, giovane gioiello della Fiorentina che tanto avrebbe rappresentato nella storia futura del club rossonero. Questa fu la prima e vera campagna acquisti del neo proprietario del Milan, Silvio Berlusconi! Un annuncio dopo l’altro, che fece capire a noi tifosi reduci dell’era Farina, che la nostra vita stava veramente cambiando per sempre. Compravamo i big, i nazionali, e, soprattutto, spezzavamo il monopolio che la Juventus aveva nel mettere sotto contratto i gioielli atalantini come Roberto Donadoni.

 

Berlusconi ci ha presi che eravamo calcisticamente disperati, e pian piano, tenendoci per mano, ci ha portati fuori dalle tenebre del bosco e di ha accompagnati a vivere un sogno bellissimo. Ci promise che saremmo arrivati sul tetto del mondo, e fu di parola, facendoci vivere una esperienza meravigliosa fatta di vittorie, spettacolo, trionfi internazionali, palloni d’oro, il tutto con sullo sfondo un denominatore comune, e cioè il “bel giuoco”! A raccontarlo si fa fatica, non si riesce forse neanche a rendere a pieno l’idea di ciò che noi tifosi milanisti abbiamo avuto la fortuna di vivere in quegli anni, un qualcosa che i tifosi “umani” delle altre squadre non vivranno neanche nella loro intera vita. E non importa se poi gli ultimi anni della sua presidenza non sono stati più caratterizzati dallo sfarzo e dai mega investimenti a cui lui stesso ci aveva abituati, segno che i tempi stavano cambiando e che un certo tipo di gestione societaria non ti permetteva più di competere con emiri e sceicchi che stavano invadendo il calcio europeo.

 

Ciò che ha fatto per il nostro Milan e per noi tifosi rimarrà qualcosa di straordinario, qualcosa che senza ombra di dubbio lo rende il Presidente più grande della nostra ultracentenaria storia e che, probabilmente, nessuno sarà mai in grado di superare (forse neanche di eguagliare lontanamente). Di tutte le sue dichiarazioni, interviste o monologhi, una mi è sempre rimasta impressa, perchè era il vero racconto di quello che noi tifosi abbiamo vissuto durante la sua presidenza, ed era la parte conclusiva della lettera scritta nel dicembre del 1989 col Milan appena laureatosi campione del mondo: “Ce l’abbiamo fatta. Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie. Che valgano a realizzare ciò che di buono, di forte, di vero c’è in noi, in tutti noi che abbiamo avuto questa avventura di intrecciare la nostra vita ad un sogno che si chiama Milan”.

 

Grazie Presidente, grazie di tutto!

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