Comincia a prendere forma il mercato milanista! Mercato che i tifosi stanno aspettando in spasmodica attesa, soprattutto perché in questa tornata ad essere sotto osservazione, come non mai, è la proprietà a stelle e strisce. Dopo aver decapitato l’area tecnica con il benservito al duo Maldini-Massara e dopo aver ceduto uno dei suoi giocatori simbolo, vale a dire Tonali, la stragrande maggioranza dei tifosi è sul piede di guerra contro la proprietà, accusata di privilegiare l’aspetto economico a discapito di quello sportivo e sentimentale. Certo, le premesse non è che siano state delle migliori, ma visto che siamo al 27 di giugno bisogna anche avere la capacità di non emettere giudizi definitivi e di pancia, ed aspettare di vedere come si sviluppano i fatti. Eh sì, i fatti, gli unici che nel mondo del calcio contano qualcosa.

 

 

Ed ecco, dopo qualche giorno di silenzio, dopo che il Milan è stato “beffato” (quanto piace a questo termine agli addetti ai lavori che si occupano del mercato rossonero) dall’Inter su Thuram, in un lunedì qualsiasi sono cominciati i fuochi d’artificio milanisti. Intanto arriva Sportiello (oggi le visite mediche), acquisto annunciato da diversi mesi ma che era finito nel calderone degli incerti come tutte le trattative a suo tempo portate avanti da Maldini. E poi, in sequenza, Milan vicino a chiudere per Loftus-Cheek, e molto caldo sul fronte Pulisic, Scamacca e Morata. Kamada è un altro di quelli che viene dato per fatto, la cui ufficialità tarda ad arrivare per motivi burocratici (legati al suo status da extracomunitario). E poi, come al solito, altri 16/17 nomi caldi accostati ai rossoneri, molti di questi senza alcun senso (vuoi per questioni tattiche, vuoi perché non si tiene conto dei passaporti e dei vincoli sugli extra, oppure perché sembra che non abbiano nessuna importanza le liste dei calciatori, sia relative alla serie A sia quella UEFA. Insomma, volendo prendere per “attendibili” anche solo il 40% delle notizie, sembra che Moncada, Pioli e Furlani abbiano molte idee e siano sul pezzo. Se queste idee siano anche chiare lo vedremo nelle prossime settimane. Intanto la sensazione è che si stia lavorando per andare a migliorare quelli che si sono rivelati i limiti più evidenti dello scorso anno.

 

 

È stato più volte sottolineato il fatto che la società non avesse sostituito Kessie e che mancassero muscoli e centimetri, ed ecco che l’arrivo di Loftus sembra andare nella direzione di voler riempire quella casella. È stato spesso sottolineato come il Milan “pendesse” a sinistra e mancasse di un esterno destro con certe caratteristiche, e dai nomi che circolano (Pulisic, Chukwueze i preferiti) sembra che si punti alla ricerca di un maggior equilibrio sui due lati. Anche perché siamo abbastanza convinti che mister Pioli il prossimo anno potrebbe privilegiare un centrocampo a tre. Ma proprio questo, e tenendo conto della lunga assenza di Bennacer, indica che a centrocampo c’è da aspettarsi almeno altri due innesti. E poi l’attaccante. Questo è il vero ruolo dove la società non può sbagliare. Serve un attaccante forte, un potenziale titolare che garantisca molti gol. E dato che è presumibile che qui si debba spendere il grosso del budget a disposizione, ecco che la scelta diventa complicata, onerosa e difficile, una scelta da cui potrebbero dipendere gran parte delle sorti della prossima stagione. Il resto credo siano operazioni di contorno (come ad esempio possibili innesti di sostituti degli esterni di difesa Calabria e Theo), necessarie però ad “allungare” in maniera quali-quantitativa una rosa che spesso nel recente passato si è rivelata inadeguata. Il tutto in attesa di capire cosa si decide di fare di De Ketelaere, di Origi ed anche di Rebic (il cui destino comunque è abbastanza delineato). Insomma, tanta carne al fuoco per gli amanti del calciomercato (io non lo sono per nulla). L’auspicio è che il tifoso non si faccia prendere dalla frenesia ed aspetti i fatti per giudicare l’operato della società, anche se poi l’unico insindacabile giudice sarà il campo.