furlani moncada

 

Un mercato che non decolla

 

Mercato ancora chiuso per il Milan, nonostante i diversi giocatori seguiti. Al momento però ancora nessun acquisto

 

Il mercato è ancora ufficialmente chiuso, non aprirà infatti prima del 1º luglio, giorno di avvio della nuova stagione sportiva. Impossibile dunque depositare nuovi contratti, ma come tutti ben sappiamo si tratta solo di un proforma, dal momento che gli acquisti si possono comunque concludere anche prima, anzi, molto spesso gli arrivi più importanti vengono conclusi ancora prima del termine delle stagione. Il Milan però sembra ancora fermo al palo, nonostante le diverse necessità della rosa rossonera, ancora incompleta in diversi reparti, a cominciare dal centrocampo. Senza dimenticare l’attacco, dove il solo Giroud non potrà portare ancora il peso dell’attacco sulle sue spalle, data la non più giovane età. I nomi accostati come sempre non mancano, ed è qui che entra in gioco la domanda più importante: mera pretattica rispetto ai nomi reali o mancanza di liquidità?
 
Il progetto rossonero è purtroppo assai noto, stante la mancata volontà da parte di Red Bird di investire cifre importanti nel mercato, nonostante le necessità di squadra, ma soprattutto alla luce di un bilancio in attivo, grazie agli importanti introiti della Champions appena conclusa. Ma nonostante questo sembra esserci sempre un muro a separare le idee sportive da quelle economiche, tanto più dopo l’allontanamento di Paolo Maldini, col mercato finito totalmente (o quasi) nelle mani di Furlani. Moncada lavorerà con un algoritmo, ma l’ultima parola spetterà sempre all’AD rossonero. Il mercato però non aspetta i capricci societari, e nonostante sia ancora chiuso iniziano già i primi colpi delle altre squadre, anche sui giocatori in orbita rossonera. È il caso ad esempio di Thuram, giocatore di assoluto talento, la cui offerta rossonera sta facendo propendere il giocatore a scegliere il PSG. I francesi offrono infatti un ingaggio ben più alto di quello dei rossoneri.
 
La sensazione è che vi sia il rischio di perdere ulteriori giocatori, complice l’assoluta inconsistenza delle offerte rossonere, sia quando si parla di cartellini ma anche, soprattutto, per gli ingaggi offerti ai giocatori. Capiamo che non si possano più fare spese pazze come avveniva in passato, i tempi di Berlusconi (a proposito, rip) sono infatti ormai lontani, ma fra lo sperperare e il non spendere c’è una via di mezzo. Quella via in cui deve accedere la società di Via Aldo Rossi, perché un’altra stagione come quella passata non sarà tollerabile. Una stagione sicuramente non disastrosa, ma che sopratutto in campionato ha deluso le attese, anche alla luce di una rosa povera di alternative in diverso reparti. Per rinforzare la squadra non serve moltissimo, ma giusto qualche innesto, e il budget rossonero dovrà essere all’altezza.
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