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Calendario stretto, rosa ampia

 

 Il 2022-23 sarà un campionato folle: 4 gare ad agosto, tour de force ogni 3 giorni fino a novembre, poi il Mondiale. Tanti impegni ravvicinati impongono una rosa competitiva e soprattutto extra large

 

 Quella che sta per partire non sarà una stagione normale. Sarà spossante, strettissima, folle per le sue tempistiche ed unica nel suo genere probabilmente. 

Una stagione dalla partenza precoce e dal finale super ritardato, in mezzo una pausa maxi per il mondiale. Partenza sabato 13 agosto 2022, finale il 4 giugno 2023. Covid escluso, fra i campionati dal 2000 a oggi, solo una volta si è andati così lunghi. Era la stagione 2000/01 e la conclusione delle Olimpiadi di Sydney fece slittare un po’ la partenza. Morale, si concluse con la Roma campione d’Italia addirittura al 17 giugno.  

Prima della spedizione in Qatar, si disputeranno addirittura 15 partire. Lo scorso anno, a quel punto del torneo, se n’erano giocate 12, ossia tre in meno. Qui dentro bisogna infilarci le coppe europee. Traduzione per un giocatore del Milan? Se fosse anche convocato in nazionale, da metà agosto a fine novembre potrebbe ritrovarsi ad aver giocato 23 partite: 15 in A, 6 in Champions, 2 in Nazionale. Di fatto non ci saranno mai soste: si giocherà SEMPRE ogni tre giorni. Nel mezzo, certo, per gli italiani soprattutto, la pausa mondiale. Un buco importante per gli Azzurri, qualcosa da gestire per tutti gli stranieri, che avranno una piccola striscia di vacanza.

Si riparte poi il 4 gennaio con il bis sul 7-8. Poi dritti fino al 4 giugno. Nel mezzo ancora le coppe europee, la Coppa Italia e, per il Milan, la Supercoppa Italiana con l'Inter che si dovrebbe giocare a Doha a gennaio 2023. Le altre grandi incognite sono poi quelle legate al mercato. Con la chiusura estiva al 1° settembre, di fatto i club si troveranno a giocare ben 4 giornate a mercato aperto. Non sono poche.

 

In questo contesto, chi deve pensare al mercato, deve farlo in un'ottica diversa dal solito. Almeno fino a gennaio serviranno rose extra large. Con i turni massacranti e ravvicinati e le 5 sostituzioni si troveranno davvero a giocare tutti più volte. 

Ecco quindi che in ottica Milan, lecito pensare ad una rosa che preveda 3 portieri e almeno 5 centrali e 4 terzini (considerando che Kalulu può giocare sulle corsie) dietro. 

A centrocampo la duttilità la farà da padrona. Nel ruolo ci sono Tonali e Benaccer, ad oggi. Con Bakayoko possibile uscente. I vari Krunic, Adli, Pobega e, chissà, Renato Sanches potranno giostrare sia in mediana che a trequarti. 

A sinistra Leao e Rebic dovranno alternarsi, con Krunic pronto in alcune gare. A destra dovrebbero restare sia Saelemaekers che Messias a fare da ricambi ad un possibile titolare. Idem a trequarti: detto di Pobega, Krunic e Adli che possono giocare in quel ruolo, ecco anche Diaz ed un possibile nuovo arrivo. 

In avanti la coperta appare corta con i soldi Giroud ed Origi, in attesa di Ibrahimovic. Ecco allora che oltre alle opzioni Leao e Rebic potrebbe esserci un altra punta giovane. Lazetic o Colombo, se dimostreranno di valere, altrimenti un nuovo innesto. 

Insomma, mai come nella prossima stagione le cose possono decidersi o comunque fortemente indirizzarsi nel frammeto tra agosto e novembre. Sarà decisivo essere pronti sin da subito ed essere in tanto, per far fronte a infortuni, squalifiche, stanchezza, turnover necessario tra campionato e coppe. 

 

 

 

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