giampaolo sarri

 

La scelta del gioco

 

Tendenza chiara in Italia: il gioco come mezzo per arrivare alle vittorie. Ne sono prova le scelte in tema di allenatori di moltissime squadre di Serie A

 

La Serie A in netta controtendenza. Non più palla lunga e pedalare. Non più difesa arcigna e contropiede. L’Italia si riscopre amante del bel gioco e mette questo al centro delle proprie idee per arrivare alle vittorie ed al raggiungimento degli obiettivi.

Ne sono diretta riprova le scelte in tema di allenatori fatte da moltissime squadre per quanto riguarda il prossimo campionato. Sarri alla Juentus è il chiaro esempio. I bianconeri hanno scelto la via del gioco e del bel calcio per provare a vincere la Champions. D’altronde il pragmatismo ed il gioco un po’ sparagnino di Allegri hanno segnato l’eliminazione a sorpresa contro l’Ajax, tutto freschezza e qualità. La scelta, quindi, è andata subito in controtendenza con il passato recente bianconero e con la storia su cui si basano i successi della Juve.

 

Lo stesso dicasi per il Milan, che ha scelto di affidare la squadra ad un maestro di calcio come Giampaolo. Per molti addetti ai lavori il tecnico abruzzese esprime un calcio più piacevole e incisivo addirittura di quello dell’attuale allenatore della Juve. Ma scorrendo l’elenco delle squadre della prossima Serie A è palese come questa sia la scelta. Vale per la Roma con la scelta di Fonseca. La Fiorentina e la conferma di Montella. Il bel calcio di De Zerbi a Sassuolo. Per non parlare ovviamente di Ancelotti a Napoli.

 

Dunque, tutte le squadre di vertice hanno operato questa scelta.

E la bassa classifica? La tendenza continua ed è pressochè generalizzata. Il Genoa ha scelto Andreazzoli, che ha fatto vedere un ottimo calcio in quel di Empoli, mentre la Samp sceglie Di Francesco per continuare nel solco di Giampaolo. Ci sono poi Semplici alla Spal e Maran al Cagliari che seguono questa linea di tendenza. E anche le neo-promosse non vengono meno: il Lecce di Liverani ed il Brescia di Corini giocano un calcio propositivo e piu’ che piacevole. Il filone è quindi esteso e non potrà che portare a maggior spettacolo nelle partite del nostro campionato. Che si possa finalmente evitare di assistere a noiosissime gare che terminano 0-0 senza alcun tiro in porta? La speranza è questa.

 

C’è poi un secondo filone, quello legato agli allenatori piu’ tradizionalisti per il calcio italiano, ma che comunque hanno inserito negli anni il ritmo, la freschezza, la parte fisica oltre che alla ricerca del gioco. Non parliamo di esteti come possono essere molti dei sopracitati, ma allenatori che prediligono l’intensità. Parliamo di Conte all’Inter, di Gasperini all’Atalanta, di Mazzarri al Torino, Mihajlovic a Bologna e di Inzaghi alla Lazio. Un altro modo per raggiungere i risultati, certamente non meno bello a vedersi, come hanno dimostrato gli ultimi anni degli allenatori in questione.

 

La diretta conseguenza di questo cambio di passo e ideologia, anche nella scelta dei giocatori, la si nota palesemente nella crescita della Nazionale. Mancini, che è sempre stato tecnico che bada al sodo, lo ha capito ed ha deciso saggiamente di virare nettamente e di battere su questo tasto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Insomma, ci sarà molto da divertirsi.

 

In Italia si tornerà probabilmente a mettere lo spettacolo al centro dei progetti. L’intero movimento non potrà che beneficiarne.

 

MILAN - GENOA
SERIE A
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HIGHLIGHTS: Juventus-Milan

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DICHIARAZIONI POST JUVENTUS-MILAN
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