pagelle MD

 

Il pagellone del Milan 22/23

 

Ecco le valutazioni uomo per uomo della stagione appena conclusa

 

MAIGNAN 7: Quando c'è stato ha sempre tenuto in piedi la baracca a suon di miracoli. Solita attenzione, poche sbavature, un peccato non averlo avuto per quasi metà anno, non per sue colpe sia chiaro...

TATARUSANU 5: Gettato nella mischia post infortunio di Mike, ha purtroppo dato dimostrazione di non essere un secondo portiere all'altezza del Milan. Ha l'attenuante di non avere avuto particolare protezione da una squadra a pezzi fisicamente, ma diverse responsabilità rimangono.

MIRANTE S.V.

CALABRIA 5,5: I grandi passi in avanti visti nella scorsa stagione non sono stati confermati quest'anno. Sembra essere ricaduto in quel limbo fatto di picchi, come le prestazioni sontuose contro Kvara, alternati a lacune ed errori tecnici evidenti. Può ancora essere un titolare inamovibile di questo Milan?

FLORENZI S.V.

KJAER 6: Un voto intermedio tra un 7 pieno derivante dalle sue grandi prestazioni in Champions (derby escluso) e un 5 per la sua precarietà fisica che, ormai, deve suonare come un campanello d'allarme per la dirigenza. La sensazione è che, se rimarrà, sarà solo un comprimario

TOMORI 4,5: La grande delusione della stagione: rendimento insufficiente in gran parte dei match, processo di crescita arrestatosi bruscamente e tante, troppe disattenzioni. La domanda sorge spontanea: è stata un'annata no o l'abbiamo sopravvalutato?

KALULU 5: Come per Fik, anche lui è parso in netto calo. Qui però ci sono un paio di attenuanti: il continuo spostamento da terzino a centrale e l'esplosione di Thiaw che l'ha un po' relegato ad alternativa. Ma i dubbi sul suo reale valore restano...

THIAW 7,5: Inspiegabilmente rimasto seduto per mesi e mesi, una volta lanciato si è dimostrato una possibile colonna del nuovo Milan. Solido, concentrato e promettente: unico acquisto azzeccato della scorsa sessione. Può ancora migliorare molto, ma il rendimento finora è stato soddisfacente.

GABBIA 5,5: Per lui poche apparizioni, alcune sufficienti, altre meno, ma la sensazione è che per far parte di questo gruppo gli serva farsi le ossa in un altro contesto con minori pressioni.

THEO 6: Non è stata la miglior stagione per il nostro beniamino. Ha alternato giocate sontuose, come la progressione con gol alla Lazio, a cali di concentrazione purtroppo per lui non nuovi. Delusione soprattutto nel doppio derby europeo, in cui è stato un vero e proprio fantasma. Nel complesso, però, rimane un insostituibile e il suo bottino di 4 gol e 3 assist lo testimonia.

BALLO-TOURÉ 6: Anche per lui pochissime apparizioni, non certo entusiasmanti: sufficienza solamente legata al gol da tre punti di Empoli. È possibile che dopo due stagioni possa essere ceduto e si cerchi un nuovo vice Theo, magari italiano.

DEST 4: Scelto come ripiego dopo il guaio occorso a Florenzi, ha fallito nell'ambientamento e come se non bastasse nelle poche partite disputate ha prodotto più danni che altro. Non a caso, è da mesi che non si è più fatto vivo in campo. Una vera e propria meteora.

TONALI 8: Probabilmente il migliore di questa stagione. Per larghi tratti dell'anno ha retto la baracca quasi da solo, derby europeo compreso. Sostanza, qualità e anche numeri (2 gol e 9 assist) a dimostrazione di avere davanti il perno della mediana rossonera di presente e futuro.

BENNACER 7: Stagione di buon livello anche per Isma, che ha saputo reinventarsi da falso trequartista nelle sfide più decisive. Sfortuna vuole che non lo avremo a disposizione per mesi, ma una volta rientrato tornerà ad essere una pedina chiave.

KRUNIC 6,5: Da jolly quale era si è ritrovato ad essere un titolare fisso negli ultimi mesi. Indubbiamente migliorato sotto l'aspetto tecnico-tattico, un po' a sorpresa si candida ad essere una figura importante in questo Milan. Ha dimostrato che da mediano può assolutamente dire la sua.

POBEGA 5,5: Tre gol belli e pesanti, è vero, ma nel complesso anche lui ha da migliorare ancora molto se vuole ritagliarsi uno spazio in questo Milan, specialmente sotto il piano tecnico e dell'irruenza fisica, da sempre un suo tallone d'Achille.

BAKAYOKO S.V.

VRANCKX S.V.

ADLI S.V.

BRAHIM DIAZ 6,5: Checchesenedica, la sua è stata una stagione positiva. Tanti begli spunti, vedi il gran gol alla Juve, la firma col Tottenham e la giocata decisiva contro il Napoli, e qualche altra prova un po' meno brillante, come ci ha abituati in questi anni. Ora è quasi certamente al passo d'addio: grande professionista e ragazzo di qualità, per questo dispiace. Ma a livello tecnico potrà essere sostituibile senza angosciarsi troppo per la sua partenza.

DE KETELAERE 5: Arrivato in pompa magna, si è presentato con delle belle giocate, salvo poi perdersi piano piano, anche a causa di una gestione non sempre lucida di Pioli. Annata trasformatasi in un flop, con gol divorati ed ingressi molli in partita. Serve resettare e ripartire per non bruciare ulteriormente un talento puro che c'è e si è solo intravisto.

MESSIAS 5,5: Per le qualità che ha, forse, più di così non gli si può chiedere. Qualche gol è arrivato, ma la consapevolezza che su quella fascia il livello andrà alzato c'era e c'è sempre di più. Eppure Pioli sembra avere grande stima in lui, vediamo. Intanto, la fotografia di Junior è quel gol mangiato contro l'Inter...

SAELEMAEKERS 6,5: Del ragazzetto supponente dello scorso anno nemmeno l'ombra. Si è visto impegno e dedizione, con qualche sprazzo di qualità sopraffina, vedi serpentina di Napoli e doppia firma in Champions League. È ancora giovane e deve maturare ancora e trovare la sua dimensione ideale, ma come jolly offensivo può ancora rendersi utile nei prossimi anni.

LEAO 8: Numeri impressionanti, ancora una volta: 15 gol e 11 assist in tutte le competizioni. Si è dimostrato il vero fuoriclasse di questo Milan, l'ancora a cui aggrapparsi per il futuro. Unico grande rimpianto: la sfortuna di non aver partecipato all'andata dell'EuroDerby...

GIROUD 7,5: Ci ha messo l'anima e il cuore, dal primo all'ultimo minuto dell'anno. A 36 anni suonati ha fatto reparto da solo senza una reale alternativa e con tanti acciacchi. Lode a un grande professionista ma soprattutto a un grande centravanti, perché nonostante tutto i suoi 18 gol in stagione li ha messi in cascina.

ORIGI 4,5: Quasi impresentabile. Ci si chiede ancora come possano essere stati tanto tristi all'addio i suoi ex tifosi. Forse è stata solo un'annata storta, ma è più probabile che siamo di fronte ad un grande abbaglio della scorsa campagna acquisti. Il suo ingaggio è molto pesante, vedremo se nel nuovo Milan ci sarà spazio per lui.

REBIC 3: Sportivamente parlando, più assente che presente, tolta una manciata di reti. Umanamente parlando, a dir poco pessimo: impegno mentale pari a zero, attaccamento alla maglia inesistente e chiusura della stagione da separato in casa: una grande delusione.

PIOLI 5: Da campione in carica ci si aspettava tutt'altro percorso. Vero, il mercato non ha dato una grossa mano, ma anche lui ha tante responsabilità nella gestione dei nuovi acquisti. Due aspetti danno rabbia: le figuracce in Coppa Italia e Supercoppa, due obiettivi comunque importanti, e la scarsa lucidità in alcuni momenti della stagione. Si continuerà con lui in questa burrasca? Solo il tempo lo dirà...

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