dirigenza milan pioli

 

Meno nove

 

 Mancano nove giorni al raduno di Milanello per la nuova stagione. Ma sono 9 anche i tasselli mancanti nella rosa di Pioli che il club sta affannosamente cercando di colmare sul mercato, magari, in parte, in tempo proprio per il via ufficiale previsto l'8 luglio

 

 Nove giorni al raduno del Milan dell'8 luglio, che sancirà l'inizio della stagione 2021-2022, quella del ritorno in Champions League e quella in cui il Milan sarà chiamato a confermarsi ancora in Italia dopo il secondo posto ottenuto nello scorso campionato. 

Nove sono però anche i giocatori che mancano all'appello nella rosa rossonera e che il club sta (un po' affannosamente) cercando di assicurarsi sul mercato. 

Calhanoglu, Dalot, Meitè, Tonali, Diaz, Mandzukic sono gli attuali giocatori mancanti rispetto al finale della scorsa stagione, a cui si aggiungono la mancanza di un terzino sinistro come vice Theo Hernandez, un esterno destro titolare e probabilmente un'altra punta, data la condizione più che precaria di Zlatan Ibrahimovic, che se andrà molto bene ai rossoneri sarà disponibile per la metà delle gare della stagione, come avvenuto di fatto anche nello scorso campionato. 

Insomma, i cartelli di lavori in corso sono ancora più che presenti in casa Milan. Anche perchè i veri abili e arruolabili nella prima parte della preparazione saranno davvero pochi. Oltre ai sopracitati, Pioli dovrà fare a meno di Maignan, Kjaer e Rebic, reduci dalle gare degli Europei, di Kessiè e Kalulu, che andranno alle Olimpiadi di Tokio, e degli infortunati Calabria e Ibrahimovic, che dovranno recuperare dalle rispettive operazioni subite nelle scorse settimane. 

Un gruppo ridotto all'osso, almeno nella prima parte di preparazione fisica. 

Tornando al mercato, su alcuni nomi la società sta lavorando alacremente, con la speranza di farli avere a Stefano Pioli proprio entro il raduno dell'8 luglio a Milanello. 

Nello specifico, i due giocatori più vicini al ritorno sono Diaz e Tonali. Per lo spagnolo l'accordo col Real Madrid è ad un passo, mentre per il centrocampista del Brescia ogni giorno può essere quello buono per tornare in rossonero. 

Sul resto, i fronti apparentemente caldi sono quelli del terzino destro e della punta. Nel primo caso il Milan aspetta Dalot e tiene caldo Odriozola, anch'esso in prestito dal Real Madrid. Per una delle due punte necessarie, il Milan attende che questa settimana Giroud, ora che è uscito dagli Europei, si possa liberare dal Chelsea a zero. Se cosi' non sarà, Maldini e Massara andranno sul profilo di Jovic, sempre del Real Madrid e sempre in prestito. 

Su tutte le altre figure, sarà probabilmente il periodo da metà luglio a metà agosto quello decisivo. I nodi da sciogliere sono molti e le operazioni da portare a termine tantissime. Al momento lascia quantomeno perplessi la situazione legata soprattutto a quello che dovrà essere il trequartista titolare al posto di Hakan Calhanoglu. Il Milan è sembrato quasi spiazzato e impreparato. Cosa assurda se si pensa che l'addio del turco era dato per certo da mesi ormai da tutti. La sensazione è che dopo le spese importanti su Tomori e Maignan e quelle alle viste su Tonali, il Milan avrà ancora ben poco budget a disposizione, con un ruolo cruciale, però, da colmare. Si andrà su prestiti tra gli esuberi delle big, probabilmente a fine mercato. Non il modo migliore per costruire lo scacchiere da dare in mano a Pioli per la stagione. 

Oltre alle entrate necessarie elencate, il Milan dovrà lavorare su due fronti: uscite e rinnovi. 

Sul versante delle uscite ci sono innanzitutto da piazzare due esuberi come Caldara e Conti. Ci sono poi da valutare le posizioni di Castillejo, Hauge e Pobega, i tre principali indiziati a lasciare il club, chi in prestito, chi a titolo definitivo. Assurdo, invece, sarebbe pensare di cedere Leao, soprattutto per cifre irrisorie come quelle lette in certi rumors di mercato. 

Sul tema rinnovi, i casi spinosi sono quelli di Calabria (ma la distanza non è incolmabile), Romagnoli (lui potrebbe decidere di andare a scadenza come Donnarumma) e soprattutto Kessiè. Caso, questo, che il Milan deve risolvere quanto prima, possibilmente entro l'inizio della stagione giocata. Maldini e co. da un lato non possono passare per quelli che lasciano scappare tutti i giocatori a zero, dall'altro non possono andare totalmente incontro alle richieste elevate del calciatore (oltre 6 milioni rispetto ai 2 percepiti ora). Serverà trattare, contemperare, far collimare interessi del giocatore e del club. Insomma, non sarà una passeggiata. 

Meno nove al raduno. E il cantiere Milan è apertissimo. 

 

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