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Verso Juve-Milan: rossoneri pronti a ripartire

 

-6 alla ripresa della stagione 2019/2020, il Covid è (quasi) un lontano ricordo

 

Ci siamo: dopo una serie di botta e risposta tra i vertici federali, il Governo e il comitato tecnico scientifico (ormai ben noto a tutti) il calcio del Bel Paese è pronto a ripartire. Una scelta che qualcuno non condivide in toto, anzi, tanto che fra gli stessi tifosi molte sono le critiche a tale scelta. Ma ormai il percorso è delineato, e salvo clamorosi colpi di scena tutto è pronto per il ritorno al calcio giocato. Una ripartenza col botto per il Milan, che dovrà subito fare i conti con la Juventus, nel match di ritorno della semifinale di TIM Cup. Una sfida molto attesa, o almeno lo era prima del blocco imposto dal Covid, ma anche in un periodo come questo la sfida fra rossoneri e bianconeri non può mai essere un match banale.

Il match è in programma venerdì 12 alle ore 21.00, per quella che sarà l’apertura della nuova (mini) stagione. Una sfida delicata per i rossoneri, anche in virtù delle numerose assenze, ma delicata soprattutto per il punteggio dell’andata, il beffardo 1-1 provocato dal discusso rigore di CR7 nel finale, a togliere una vittoria ormai certa ai ragazzi. Oltre a questo a preoccupare non poco il tecnico Pioli ci sono le numerose assenze fra le fila dei rossoneri, che dovranno rinunciare a diversi giocatori squalificati, oltre che all’infortunato Ibra. Il decorso post-infortunio prosegue senza intoppi, ma l’assenza nel match di venerdì sera è pressoché certa. Juve invece al gran completo, con fin troppe frecce al proprio arco, dove spicca ovviamente il più temuto di tutti, Cristiano Ronaldo, anche se il pericolo maggiore per i rossoneri ha il nome di Paulo Dybala. L’argentino ha sempre disputato grandi match contro i rossoneri, firmando anche l’1-0 bianconero di pochi mesi fa in campionato.

Partenza allo Stadium per arrivare alla chiusura di questa lunga e complicata stagione, in quello che sarà un vero e proprio tour de force, dal momento che tutti i club giocheranno ogni 3 giorni, una scelta discutibile ma obbligata, che esporrà tutte le squadre al rischio di numerosi infortuni. I calciatori infatti si son fermati per 3 mesi, pur allenandosi in solitaria, e la forma ideale potrà arrivare solo verso la fine della stagione. Ma è sopratutto in coppa Italia che i 4 club ancora in corsa avranno un trittico da brividi, dal momento che la finale verrà disputata il 17 giugno, a soli 4 giorni dalle semifinali. Una scelta che ha fatto infuriare non poco anche il presidente rossonero Paolo Scaroni, persona da sempre molto tranquilla. La sensazione è che la coppa sia solo un peso per tutti, ma dato che la ripresa è puramente per motivi economici, non certo per i tifosi, la cosa non deve sorprendere...

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