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Giampaolo, una scelta coerente!

 

Marco Giampaolo è la scelta migliore possibile che poteva fare il primo Milan di Paolo Maldini

Nella giornata che ha sancito il clamoroso divorzio di Francesco Totti dalla “sua” Roma (esempio emblematico di cosa significhi rifiutare di dover fare solo l’uomo immagine della società per cui sei stato una grande bandiera), arrivano le parole di “investitura” del nuovo allenatore del Milan Marco Giampaolo da parte di Adriano Galliani e, soprattutto, Silvio Berlusconi.
L’ex AD ha confermato come già nel 2016 la sua prima scelta per la panchina fosse quella di Giampaolo (circostanza a suo tempo già “rivelata” dallo stesso Giampaolo nello speciale a lui dedicato da Paolo Condò su Sky), mentre l’ex presidente arriva addirittura a pensare che la scelta dell’ex allenatore della Samp sia potuta scaturire dai tanti consigli da lui forniti nel tempo sul gioco (o giuoco se vi piace di più) e sulla mentalità che dovrebbe avere il Milan in generale. Il Cavaliere si è anche augurato di poter conoscere personalmente Giampaolo per potergli anche dare qualche consiglio utile.
A parte la divagazione e lo scherzo, le parole dei vecchi dirigenti milanisti confermano come effettivamente la scelta del tecnico da parte del nuovo DT Maldini sia coerente con il progetto che la proprietà, per mano di Gazidis, ha intenzione di intraprendere per rilanciare definitivamente il Milan nel calcio che conta.
L’opera di ricostruzione deve passare attraverso una squadra composta da un mix di giovani e giocatori già rodati che però hanno intenzione di diventare grandi insieme alla loro nuova squadra; niente top player, niente ingaggi stra-milionari, niente prestiti di big attualmente in esubero nelle società al top del calcio europeo.
Sicuramente questo progetto prevederà anche il sacrificio di qualche pezzo pregiato che servirà a sistemare il bilancio e, nello stesso tempo, a fare mercato in entrata. Il primo acquisto rossonero di Krunic è proprio il biglietto da visita di quello che sarà il Milan che si sta per allestire.
Tuttavia, nonostante questo progetto debba prevedere dei tempi non brevissimi per tornare a vincere, è anche vero che bisognerà provare già dal prossimo campionato di ottenere dei risultati e di centrare l’obiettivo del ritorno in Champions. Ecco, il modo per colmare il più possibile il gap con le squadre più attrezzate dal punto di vista tecnico del nostro campionato è costruire una squadra con una precisa identità e che abbia un gioco ed una mentalità propositiva.
Non sono molti gli allenatori in giro che sono in grado di far giocare bene le proprie squadre, e che nello stesso tempo mostrino equilibrio ed una buona fase difensiva, e Marco Giampaolo sicuramente è tra questi. Ciò che ha fatto vedere con l’Empoli prima e la Samp dopo non lascia dubbi in proposito.
La cosa a cui siamo chiamati noi tifosi è quella di essere compatti nel sostegno, evitando di creare fin dal principio delle divisioni per partito preso.
La società, dal canto suo, ha il dovere di consolidare la sua scelta e di difenderla con convinzione anche quando inizieranno le prime difficoltà.
Le grandi squadre le fanno le grandi società, quelle che hanno un progetto, fanno delle scelte e con coerenza e convinzione le portano avanti. E la cosa di cui siamo convinti è che per il momento storico che stiamo vivendo e per quelli che sono gli obiettivi della proprietà, quella di Marco Giampaolo sia la scelta migliore possibile che poteva fare il primo Milan di Paolo Maldini.

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