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Partita a scacchi

 

Il Milan riflette sulle imminenti mosse di mercato con prudenza e tra mille voci

 

La sessione estiva di mercato 2023 non è ancora ufficialmente iniziata, ma sappiamo bene che per molte squadre gran parte dei movimenti si sviluppa proprio in questo periodo, vedasi grandi addii per scadenza di contratto o affari faraonici già definiti da tempo come l'approdo di Bellingham al Real Madrid.
Per quanto riguarda il calcio italiano, ad oggi l'unica big ad essersi mossa concretamente è stata la Roma, con l'ingaggio di due parametri zero importanti come N'Dicka e Aouar.
Le altre grandi squadre, invece, stentano a decollare sul mercato, chi per via di conti da sistemare, chi per via di incertezze tecniche, chi infine per programmare con pazienza le mosse future.
 
In quest'ultima cerchia rientra sicuramente il Milan: abituato negli ultimi anni a pochi proclami e tanto lavoro sotto traccia, anche questo nuovo corso dirigenziale sembra aver intrapreso la stessa strada. Su giornali e siti sportivi i nomi accostati al Diavolo si sprecano, ma la sensazione è che molti di questi siano dovuti alla mancanza di reali informazioni da Casa Milan o, peggio ancora, frutto di voci divulgate dai procuratori per innalzare l'appetibilità dei loro assistiti o direttamente dai loro presidenti per scatenare aste sul mercato.
Un nome su tutti è Frattesi: il suo direttore sportivo, Giovanni Carnevali, è ben noto per le sue abilità di venditore ed è quindi poco sorprendente il fatto che una mezzala pura come il centrocampista romano venga accostato ad un Milan che allo stato attual avrebbe più bisogno di un mediano o di un trequartista.
Altri nomi, invece, potrebbero essere più plausibili per le esigenze del Diavolo, su tutti Thuram, Chukwueze e Chukwuemeka, ma anche su di loro stanno diffondendosi voci confuse su decisioni in arrivo, cifre, passaporti e quant'altro.
 
Detto questo, però, ad essere poco chiare a noi tifosi sono in primis le intenzioni ma soprattutto la disponibilità economica che Cardinale metterà nelle mani dei nostri dirigenti.
Eppure, i colloqui possiamo immaginare che siano sempre attivi e che l'ingranaggio rossonero si stia certamente muovendo, magari anche a bassa velocità. Furlani e Moncada non vogliono sbagliare le prime mosse, quelle in grado di dare i giudizi iniziali ma anche spalancare i venti degli entusiasmi estivi della tifoseria.
 
Si sa che esaltarsi a luglio e agosto può essere controproducente, ma al tempo stesso un popolo ferito dall'addio di due leggende come Maldini e Ibrahimovic e reduce da una stagione con più ombre che luci necessita fortemente di un sussulto, un'iniezione di fiducia verso la nuova stagione e di garanzie sulle nuove ambizioni.
Un'accelerata sarebbe anche ben accetta per ragioni squisitamente tecnico-tattiche, con Pioli che gradirebbe avere buona parte del nuovo organico pronta per il raduno estivo del 10 luglio.
 
Come ogni anno, però, quest'obiettivo sembra piuttosto un'utopia, visto il largo numero di nodi da sciogliere in casa rossonera tra conferme, cessioni e nuovi arrivi.
Nel frattempo la partita a scacchi continua, in attesa della prossima mossa, quella che possa far saltare il banco...
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HIGHLIGHTS: Juventus-Milan

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