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La garanzia di Elliott!

 

Sono ancora inebriato dalla conquista del diciannovesimo scudetto, e tutto ciò che accade dentro ed intorno al Milan lo vivo quasi con distacco, con leggerezza.

 

 

Eppure proprio oggi è arrivata l’ufficializzazione della cessione della quota di maggioranza del club da Elliott a Redbird, un avvenimento, come ogni passaggio di proprietà, epocale, tanto più che avviene nei giorni appena successivi alla conquista del titolo italiano. La notizia, per certi versi, era già certa da giorni, anche se questo ha indotto un filo di preoccupazione tra molti tifosi, soprattutto perché la recente gestione dei Gordon, sfociata poi nella conquista dello scudetto, aveva fatto ricredere tutti, sulle capacità della proprietà di creare una gestione virtuosa che, nello stesso tempo, non ha impedito il raggiungimento di grandi risultati sportivi. Elliott ha fatto un capolavoro, unanimemente riconosciuto anche da tutti coloro che al loro avvento avevano pronosticato gli scenari peggiori per il nostro club, in mano a squali della finanza che avrebbero solo badato ai propri interessi economici, fottendosene delle sorti “sportive” della nostra squadra

 

Ed invece tutte le cose sono state fatte nel modo giusto: si è ingenerato un circolo virtuoso a livello di gestione economica e bilanci, si è dotato il club di una dirigenza super-competente, si è programmata una squadra giovane ed, in corso d’opera, si è anche capito che per tornare stabilmente ai vertici si doveva innestare in squadra alcuni elementi di grande esperienza e carisma. Missione compiuta, oggi il Milan è una società sana, che si auto sostiene, che da due anni è stabilmente al vertice del calcio italiano e che prova a tornare protagonista anche in Europa. E poi diciamoci la verità, a contribuire all’empatia con i Singer, ha contribuito sicuramente averli visti (padre e figlio) entusiasticamente coinvolti nei festeggiamenti per la conquista dello scudetto tanto atteso. Ecco perché la notizia che, comunque, il fondo Elliott ha ceduto la maggioranza del club, ma ha mantenuto una quota di minoranza (comunque importante tra il 20 ed il 30%) ed una presenza significativa in CDA, ci rassicura non poco, perché lascia intendere che comunque abbiamo delle importanti garanzie alle spalle, e perché viene così assicurata una continuità nella gestione del club e della parte sportiva (cosa che è sottolineata nel comunicato).

 

Una partnership, così è stata definita dalle parti questa operazione comunque monstre, visto che parliamo di oltre un miliardo di euro di valutazione. Stanno già uscendo, in queste ore, diverse ipotesi circa la “struttura” del pagamento della compravendita, con ipotesi di una parte cospicua “prestata” proprio da Elliott agli acquirenti. Ecco, non mi sbilancio a tal proposito, poiché parliamo di cose non confermate e di cui forse non si saprà mai la verità completa. Così come non voglio fare nessuna previsione su quello che la nuova proprietà sarà in grado di fare e garantire, e sui risultati che sapranno ottenere. Come sempre, e come era già successo con Elliott, giudicherò il loro operato solo sui fatti, perché come sempre è la prova dei fatti che conta, il resto e le chiacchiere se le porta via il vento. Fatti che poi non tarderemo a vedere, visto il periodo intenso che aspetta il club nella gestione del management, delle scadenze e del mercato. Per ora viene sbandierata la continuità, che unità alla presenza importante di Elliott mi fanno dormire sonni tranquilli, sonni ancora allietati dalle immagini delle feste per il recente scudetto conquistato.

 

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