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Milan fermo senza DS? Certo che no

 

Non bisogna avere le reazioni isteriche per il fatto che il Milan non abbia ancora individuato ed annunciato un Direttore Sportivo, ma comunque...

 

Certo, fa un po’ specie pensare che il mercato e la situazione generale del Milan siano in fase di stallo e che Maldini, Boban (se veramente arriverà) e Giampaolo (se sarà il nuovo allenatore) non siano in grado di lavorare sul quel fronte e non siano in grado di decidere chi dovrà arrivare e chi invece dover sacrificare. O dobbiamo aspettare Massara (o chi per lui) per cominciare a muoverci e fare mercato?
Nello stesso tempo è anche vero che comincia ad essere stucchevole che queste situazioni di incertezza, di vedo non vedo, di annuncio ma non annuncio, siano sempre e solo una prerogativa del Milan.
Se andiamo sul pratico possiamo dire che il Milan un DS non ce l’aveva neanche lo scorso anno, e non l’ha avuto neanche nel post Braida (perché sfido che qualcuno mi venga a dire che il mercato dell’ultimo Milan berlusconiano lo facesse Rocco Maiorino).
Se veramente Giampaolo è stato già insignito della guida tecnica del nuovo Milan, non vedo come non si possa ritenere credibile che in fondo la società stia già facendo il suo mercato. Inoltre faccio un’altra considerazione partendo dalla semplice analisi dei fatti concreti; a parte tutti i giocatori che sono andati a scadenza (Abate, Zapata, Bertolacci, Montolivo) non ci sono da portare molte trattative a termine per uscite di calciatori entro la data fatidica del 30 giugno 2019.
Per la questione del FPF, entro quella data ci sarà da decidere chi sacrificare e quali siano i giocatori prescelti per fare eventuali plusvalenze.
Non serve mica un DS col patentino per decidere chi verrà “nominato” tra Donnarumma, Suso, Kessie o l’André Silva della situazione.
Insomma, queste decisioni di peso le farebbero comunque il DT di turno con l’avallo del signor Gazidis, e non certamente il DS della società. A trattare col PSG, il Manchester, l’Arsenal o l’Atletico Madrid ci penserà Paolo Maldini in persona, questo è poco ma sicuro.
È pur vero che nel frattempo dovrà cominciare anche tutto il lavorio sotterraneo che dovrà poi portare a compimento gli acquisti in entrata, e cioè quei giocatori che a partire dal 1 luglio dovranno poi andare a rafforzare quel che rimarrà della rosa attuale.
Insomma, quel che cerchiamo di dire è che non bisogna avere le reazioni isteriche per il fatto che il Milan non abbia ancora individuato ed annunciato un Direttore Sportivo, ma bisogna anche sperare che la stessa società faccia in fretta a definire l’organigramma societario che avrà poi il compito di costruire la squadra per la prossima stagione.
Non bisogna, infatti, dimenticare che il progetto di rilancio voluto dai Singer non è qualcosa di semplice da attuare e da mettere in pratica; sembra un paradosso, ma si fa prima ed è più facile costruire una squadra avendo soldi a disposizione e comprando dei top player piuttosto che dover costruire una vera squadra con dei giocatori funzionali e senza top, che sopperisca col gioco e col gruppo al gap tecnico con le proprie rivali, e che nello stesso tempo cerchi di raggiungere obiettivi importanti come la qualificazione in Champions.
Ci vuole molta, moltissima competenza, ed è questo il motivo per cui non si possono affrettare e quindi sbagliare le scelte dei dirigenti che dovranno poi mettere in pratica quel progetto. Insomma, le cose non possiamo farle tanto per fare, ma dobbiamo farle per bene; ma bisogna anche fare i conti con il tempo, anche perché siamo entrati proprio nella fase (giugno e l’inizio del mercato estivo) in cui si pongono le vere basi di quelli che saranno poi i risultati dell’intera stagione sportiva.
Insomma, parafrasando il Manzoni verrebbe da dire “Adelante Pedro, ma con judicio”.
 
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