A giocare con i calzettoni bassi, a Monaco di Baviera, si prende freddo. Meglio Bologna, meglio Milano, meglio l’Inghilterra. Joshua Zirkzee, l’attaccante che gioca con le calze abbassate, sa di dover decidere il suo futuro nei prossimi due mesi: è un centravanti in grande ascesa, piace a tanti, può essere ambizioso. Nelle ultime settimane si è parlato già molto di lui con un ragionamento di fondo condiviso: "il Bayern Monaco ha un’opzione da 40 milioni per acquistarlo e, per questo, è il logico favorito per prenderlo". Beh, non esattamente. La situazione evolve e a poco a poco emerge una verità contraria, che fa un gran piacere al Milan. Il Bayern al momento non è un’opzione per cui Zirkzee impazzisce e il Bayern per il centravanti ha altre priorità. Insomma, quell’opzione oggi non attira il giocatore e nemmeno la sua ex squadra. Ecco perché.

 

Zirkzee ovviamente apprezza il Bayern: è un grande club e lo ha scelto a 16 anni, quando era una promessa del Feyenoord. Questi sono fatti. I suoi anni a Monaco però hanno avuto alti e bassi e non si sono chiusi alla grande. Zirkzee nel dicembre 2019 è stato lanciato dal Bayern e ha risposto. Tre gol subito e un record: il giocatore più veloce nella storia della Bundesliga a segnare i primi due gol. Il 2020 però ha portato qualche partita da titolare e nulla più, fino al trasferimento al Parma nel gennaio 2021. Zirkzee da allora ha avuto successo in Belgio, in Italia e insomma, farebbe volentieri esperienze nuove.

 

Il Bayern fa altri conti. Un’estate fa ha scelto Harry Kane, che ha trent’anni e ancora calcio davanti a sé. Diciamo che il monolocale al centro dell’attacco è prenotato per qualche stagione. Mathys Tel, anni 18, arrivato nel 2022 dal Rennes, aggiunge un corollario: il Bayern ha già un investimento su un attaccante giovane da tutelare. Per questo, per i rossi, sarebbe più sensato gestire l’operazione con il Bologna e arrivare a una vendita nell’estate 2024 oppure, al più tardi, nel 2025. Morale: le chance che Zirkzee giochi nel Bayern da luglio non sono alte. Il Milan, che lo ha messo in prima fila nella lista dei desideri assieme a Benjamin Sesko, spera. Spera e ripassa le regole di ingaggio. Queste. Il Bayern può ri-acquistare Joshua per 40 milioni, ha la possibilità di pareggiare eventuali offerte e una percentuale consistente - non lontana dal 50% - sul margine di una eventuale cessione. Insomma, il Milan per avere Zirkzee deve investire almeno 40 milioni.

 

 

Almeno, perché il Bologna fa due conti. Primo: in caso di qualificazione in Champions League, ormai decisamente nei piani, può fare un tentativo per tenere la sua Z preferita per un’altra stagione. Non è impossibile... Secondo: Hojlund, un anno fa, fu venduto dall’Atalanta al Manchester United per circa 75 milioni più 10 di bonus. Quel trasferimento per il Bologna è un riferimento e il ragionamento in società è semplice: Zirkzee ha numeri ed età paragonabili, può arrivare a costare cifre simili. Per il Bologna sarebbe una plusvalenza clamorosa, considerato che Joshua non è costato più di 8,5 milioni. E il Milan? Il Milan apprezza. Sa che in estate dovrà prendere il 9 del futuro, da scegliere molto probabilmente - così prevede la strategia societaria - tra gli Under 25. Candidati forti: Zirkzee, Sesko (Lipsia), Gimenez (Feyenoord), Gyökeres (Sporting Lisbona). Conteranno le condizioni di acquisto, il parere di Pioli o altro prossimo allenatore, la parola di Ibrahimovic che, insomma, sui numeri 9 avrà idee forti da spendere con Furlani, Moncada e D’Ottavio. Con Zirkzee, in teoria, c’è un filo rosso a legare passato e futuro. Zlatan era uno dei giocatori preferiti di Joshua e Zirkzee ora, in più di qualcosa, ricorda il giovane Ibra.

 

La grande minaccia, piuttosto, arriva dalla Premier League. I club inglesi hanno un potere d’acquisto sconosciuto in Italia e Zirkzee sa che, prima o poi, in Inghilterra giocherà. La sua idea probabilmente è farlo tra qualche anno ma insomma, nella vita non tutto si prevede. E allora attenzione al Manchester United, che si è mosso per il ragazzo con i grandi ricci. E all’Arsenal, che in teoria ha un gioco adatto a esaltare le sue improvvisazioni teatrali da nove e mezzo. C’è stato un tempo in cui, su Zirkzee, ha avuto da dire anche Marco van Basten. Il senso del suo pensiero: non capisco perché sia andato al Bayern, al Feyenoord sarebbe stato titolare. Se JZ scegliesse il Milan, il grande padre dei centravanti olandesi avrebbe altra opinione. Pollice alto, altissimo.