Maldini massara furlani

 

Upgrade o downgrade?

 

Il centrocampo del Milan si rifà il look: è cambio drastico rispetto alla passata stagione.

 

La sessione di calciomercato del Milan si è aperta, o meglio si sta aprendo, con alle spalle già diversi shock (sportivamente parlando) e nuove idee, chissà se vincenti, per rinforzare la rosa. L’addio di Ibrahimovic che non ha rinnovato il proprio contratto. Così come Paolo Maldini e Frederic Massara, accompagnati “gentilmente” alla porta dal nuovo patron rossonero Gerry Cardinale, che ha deciso di virare su altre strade. Strade che portano alla cessione, nata e concretizzatasi in poche ore, di Sandro Tonali.

È proprio da queste scelte che nasce verosimilmente il mercato del nuovo Milan. Si parla di idee e algoritmi, ma anche di scelte per provare a dare una forma diversa all’organico di Stefano Pioli. Via Sandro Tonali, per finanziare un mercato che può portare a nuove chance, diversi innesti, e idee lontane dall’immaginario del duo Maldini-Massara.

 

La domanda sorge spontanea. L’addio di Sandro Tonali ed il conseguente innesto di Loftus-Cheek (verosimilmente insieme ad altri due giocatori) porta il Milan a rinforzare questa mediana? Le risposte le si avranno non soltanto quando scopriremo i nomi che comporranno il centrocampo rossonero a partire da agosto 2023, ma anche – ovviamente – grazie al campo.

Andiamo per ordine. Il centrocampo della scorsa annata era composto da Tonali, Bennacer, Krunic, Vranckx, Pobega e Bakayoko. Moncada e Furlani sono al lavoro per regalare a Pioli un reparto più massiccio, più talentuoso, ma soprattutto pronto. Con Pobega, Krunic e Bennacer (che starà fuori almeno fino a dicembre), ci saranno altri tre giocatori. Il primo sarà Ruben Loftus-Cheek, affare in dirittura d’arrivo con il Chelsea 

Gli altri nomi forti, ad oggi, sono quelli di Yunus Musah, classe 2002 in forza al Valencia e Tijjani Reijnders, mediano classe 1998 dell’AZ Alkmaar. Il più giovane dei due (in rotta con i tifosi spagnoli) può fungere assolutamente da jolly del centrocampo: con le sue qualità è capace di giocare sia in una mediana a due, sia in un centrocampo a tre, e addirittura da esterno destro. Stesso discorso, forse con un pizzico di qualità in più, per l’olandese. Reijnders nasce come centrocampista centrale, ma nel corso della sua carriera ha giocato anche come mediano o trequartista: tecnico, bravo in fase di intercetto e costruzione, completo. Può essere il giusto innesto per lo scacchiere del tecnico emiliano.

 

La sensazione è che Stefano Pioli possa virare, a lungo andare, verso il cambio modulo tanto atteso già dalla scorsa stagione: il 4-3-3. La nuova mediana è orfana di Sandro Tonali, che lascia un grande solco nel cuore di squadra e tifosi, ma apre le strade ad un centrocampo nuovo di zecca che non prevede mezze misure.

 

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