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Derby: tra sfida e caos

 

I nerazzurri tentano il sorpasso per Marcus, Romelu dice no al Diavolo ma mette fretta a Zhang. Sul centrocampista i rossoneri vogliono chiudere a inizio settimana

 

È la Grande Guerra, non suoni offensivo il parallelo se si parla di calcio e di mercato. E delle due squadre di Milano che battagliano forte, senza esclusione di colpi, come mai hanno fatto su ogni obiettivo. Dispetti, depistaggi, inserimenti, sorpassi e controsorpassi: sì, la corsa scudetto 2023-24 è già iniziata. E solo gli ultimi due giorni dipingono perfettamente la situazione, antipasto di quello che sarà con ogni probabilità il leit motiv di tutta questa sessione estiva di calciomercato. L’affondo del Milan su Romelu Lukaku è una manovra che l’Inter ha accusato, che spinge i nerazzurri per forza di cose a un cambio di strategia intorno al belga. Come pure l’interesse di Pioli per Frattesi, che Inzaghi pensava di avere in pugno. Ma la controffensiva non si è fatta attendere. E così ieri il club nerazzurro ha mosso passi importanti verso Marcus Thuram, riaprendo un file che nessuno aveva mai davvero accantonato in viale della Liberazione, prendendosi un vantaggio sui rossoneri. Tutto questo proprio nel giorno in cui l’attaccante francese ha annunciato che la prossima stagione non giocherà nel Psg.

 

Nerazzurri al rilancio La prima partita in calendario si gioca in Francia e l’Inter è protagonista a sorpresa. Marcus Thuram deciderà a breve con chi firmare, nelle intenzioni già oggi, ma la sua storia è antica...e non solo perché Marcus in Italia è nato, nell’agosto 1997. Thuram dall’inverno è un obiettivo di Inter, Milan e tanti club che sapevano non avrebbe rinnovato con il Gladbach. Il Milan lo ha messo nella lista dei parametri zero preferiti, con il capo scout Geoffrey Moncada grande sponsor, ma l’Inter ha fatto di più. L’Inter andò vicinissima a prenderlo già nell’estate 2021 e nel post-Mondiale ha cominciato a riattivare i rapporti. Nei giorni delle partite in Qatar ha parlato con Thuram e il suo agente, già a gennaio ha pensato di prenderlo. Niente, tutto rinviato all’estate, cioè a oggi. L’interesse dell’Inter in questi si è pian piano raffreddato, quello del Milan è esploso nel giorno del licenziamento di Paolo Maldini. Furlani e Moncada, promosso uomo-guida del mercato, hanno chiamato subito Thuram e tutto è cambiato. Il Milan a giugno ha lottato a lungo con il Psg, che ieri ha ufficialmente rotto con il figlio di Lilian: Thuram junior non andrà a Parigi. Molto importante, nella decisione, il fatto che Julian Nagelsmann, grande sponsor di Marcus, non sia diventato l’allenatore del Psg. Poi, il colpo di scena. L’Inter, in reazione alle mosse del Milan su Frattesi e Lukaku, ha chiamato Thuram e ha rilanciato. Marcus ha preso 24 ore per pensarci e presto farà sapere a Milano e al mondo la sua decisione. Il Milan, grazie a Tonali, probabilmente può fare un’offerta superiore ma l’Inter è decisissima... e in questa storia c’è anche una terza concorrente: il Lipsia, che tratta Thuram da tempo e non ha mollato. Che partita.

 

Anche su Romelu Lukaku la partita è apertissima. Il Milan c’è, ben presente: lo sa il Chelsea, lo sa Lukaku stesso. I rossoneri, con i soldi di Tonali nel portafoglio, hanno una disponibilità economica che l’Inter non può avere. E l’affondo ha in ogni caso messo in crisi il club di Zhang. Perché adesso il Chelsea ha sul tavolo due offerte per l’acquisto a titolo definitivo: dal Milan, appunto, e l’altra dall’Arabia Saudita, nello specifico dall’Al Hilal. Difficile, se non impossibile, allora che Marotta e Ausilio concretizzino il piano originario, ovvero ottenere nuovamente il prestito di Big Rom. I Blues a questo punto vogliono una cessione a titolo definitivo, un incasso sicuro. Detto questo, l’Inter non si sente tagliata fuori. Inzaghi ha proprio nel giocatore un alleato importante. Lukaku non è intenzionato a vestire la maglia del Milan, non si vede dall’altra parte di Milano, come in passato ha anche dichiarato. Allo stesso tempo, però, si aspetta una mossa decisa da parte dell’Inter. Romelu chiede che i nerazzurri mostrino concretamente la voglia di confermarlo, la stessa voglia che lui mise in campo un anno fa pur di tornare. La voglia si traduce in un affondo più convinto verso il Chelsea rispetto agli approcci già avuti, in cui l’Inter si è presentata più o meno a mani vuote. Sintetizzando: oggi Lukaku è ancora il migliore alleato dell’Inter. Ma non può esserlo all’infinito. Ecco perché il no ribadito due volte alla proposta araba – triennale da 30 milioni a stagione – non va considerato definitivo. La chiusura non è più netta come qualche giorno fa, nonostante Sebastien Ledure, il suo avvocato, abbia dichiarato: «Lukaku vuole restare in Europa, lo ha confermato ora rifiutando l’Arabia». Ora sì, più avanti chissà.

 

Davide Frattesi, in questa Milano spaccata, è la scintilla. Tutto è cominciato da lui. Il Milan, quando ha capito che il Newcastle sarebbe andato fino in fondo per Tonali, ha chiamato il Sassuolo. Anzi, ha parlato con Giuseppe Riso, agente di entrambi. Clamoroso poker di calciomercato: il Milan si è aggiunto a Inter, Juve e Roma, che trattano Frattesi da settimane. I tempi qui sono un minimo più lunghi. Un minimo, non troppo. Il Milan deve chiudere in queste ore l’accordo col Newcastle e poi, più ricco, farà la sua offerta definitiva. All’inizio della prossima settimana è in agenda un incontro tra i rossoneri e il Sassuolo: fino ad allora non accadrà niente. Occhio alla tempistica, dunque. Perché l’Inter spera di cedere Brozovic in Arabia entro domenica per tornare a parlare, forte di 20-25 milioni, con... nuovi argomenti. La Juve, che ieri ha visto il Sassuolo, si considera in piena corsa (e non sbaglia). La Roma, ora un passo più indietro, ha il piccolo vantaggio di avere una percentuale sulla rivendita. Chi vincerà? Chi offre di più. Il Sassuolo chiede 40 milioni, Frattesi attende le proposte definitive e sì, per loro questo clamoroso derby di giugno è un grande film. Da gustare, spettatori interessati, con i popcorn. Offrono Milan e Inter.

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