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Milan e Pioli in pressing

 

Il tecnico lo ha chiamato, il club offre prestigio e minuti. E senza lo sponsor Nagelsmann il Psg è di fronte a una scelta

 

Quarta. Non è la posizione del Milan nell’ultimo campionato ma la marcia con cui Stefano Pioli progetta di giocare nel prossimo campionato. Per cominciare. Il mercato del Milan in questa fase è fatto di idee, trattative e sondaggi ma un’idea è chiara: in attacco, se possibile, si corre. Il tris ideale è Chukwueze-Thuram-Leao, legati da un sottile filo rossonero. Sono tutti giovani, sono tutti grandi atleti, giocatori da uno contro uno che, quando hanno spazio, fanno male. In transizione, la situazione ideale per il Milan 2022-23, con loro si va a cento all’ora. La differenza rispetto al passato sarebbe netta. Brahim Diaz, Messias e Giroud, i compagni d’attacco di Leao, sono decisamente diversi. Giroud sarà ancora molto importante ma con la doppia virata, a destra e al centro, cambierebbero lo stile del Milan, i pregi e i difetti, le caratteristiche dell’attacco.

 

Il Milan è così convinto che per Thuram può fare anche uno strappo alle regole degli ultimi mercati, che prevedevano spese controllate alla voce ingaggi. Il Milan, fino al rinnovo eccezionale con Rafa Leao, non ha mai dato ingaggi superiori ai 4 milioni, a lungo rimasto come tetto agli stipendi. Non solo, nella scorsa estate ha speso molto per il cartellino di De Ketelaere, preferendo lui a soluzioni (Ziyech, Asensio) con un costo di acquisizione minore e un ingaggio superiore. Con Thuram, via libera al cambiamento: se arrivasse (a parametro zero), guadagnerebbe 5-5,5 milioni a stagione, vicino al livello-Leao.

 

La fine di giugno quasi sicuramente farà capire se il cambiamento sarà possibile. Con Thuram, tutti pensavano sarebbe successo molto prima. Il Milan ha puntato forte sul figlio di Lilian già nelle prime ore della gestione Moncada e ha capito di aver fatto breccia. Thuram ha chiesto alcuni giorni per pensare e nessuno pensava sarebbero diventati due settimane. Non solo, qui si rischia di aspettare ancora. Intanto, guardiamo che cosa sta facendo il Milan per giocarsi una delle partite chiave dell’estate.

 

La prima carta, si è capito, è l’ingaggio: non all’altezza di una proposta definitiva del Psg ma comunque molto importante. La seconda è Stefano Pioli. L’allenatore del Milan è in vacanza ma nei giorni scorsi ha chiamato Thuram, come da suo nuovo ruolo. Pioli ha sempre telefonato ai grandi obiettivi - lo ha fatto anche con De Ketelaere un anno fa - ma ora ha più voce in capitolo. Thuram parla italiano, Pioli è nato a Parma come lui e insomma... non mancano gli argomenti di cui parlare. Terza carta: la nobiltà. Thuram cerca un club di prestigio e il Milan in questo è secondo a pochi, pochissimi. Quarta carta: i minuti. Il Milan gli garantirebbe ampio spazio, equivalente a quello di un titolare. Giroud a 36 anni ha giocato una grande stagione e ha tutto il diritto di sentirsi il centravanti del Milan ma Thuram potrebbe giocare con lui o al suo posto, trovare spazio da 9, alle sue spalle o magari anche in fascia. Quinta carta, la meno importante: il dna francese, che nel Milan prende forza passo dopo passo.

 

Tutto questo naturalmente potrebbe non bastare e la variabile principale è il Psg. A Parigi, anche se il mare dista 200 chilometri, ci sono onde alte: tutto in alto mare. Il Psg non ha ancora ufficializzato Luis Enrique come allenatore, è nel pieno del caso-Mbappé, dietro la porta ci sono trattative in entrata e in uscita. Situazione non semplice da gestire. Sicuramente, però, il passaggio da Nagelsmann - grande candidato alla panchina fino a qualche giorno fa - a Luis Enrique può cambiare lo scenario. Nagelsmann era un appassionato di Thuram, Luis Enrique... meno: il suo calcio finora è stato costruito su calciatori diversi. Altre squadre interessate? Il Lipsia, sicuramente, ma il Milan, se con il Psg economicamente parte battuto, con il Lipsia combatte alla pari.

 

E allora, si torna al punto di partenza: il Milan ci crede. Gli attaccanti sulla lista di Furlani e Moncada sono tanti ma il Milan fino a oggi aspetta Thuram. Marcus probabilmente parlerà col nuovo allenatore del Psg e, inevitabilmente, a giorni deciderà. Il progetto del Milan lo ha affascinato e anche per questo ha preso tempo. Un pronostico? Questa storia si è trascinata per 15 giorni ma si risolverà in fretta. Basterà una parola e l’estate del Milan cambierà. A 100 all’ora.

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