Mercato immobile
Morale a terra e società assente. Cardinale non fa sognare i tifosi, c'è già chi spera in un suo addio
Sono passate 2 settimane esatte dall'incredibile rivoluzione societaria che, diciamocelo, stiamo ancora facendo fatica a metabolizzare. C'è difficoltà perchè non arrivano elementi di aiuto che possano accompagnare il popolo rossonero a osservare il nuovo corso con meno diffidenza e più curiosità ed entusiasmo.
In questi 15 giorni di cose positive non ne sono accadute: ci sono stati contatti, trattative e proposte che sono sfumate, oltre a questa attesa infinita per Thuram, col rischio che il Milan rimanga col cerino in mano. Due settimane non sono tante, ma neanche poche, soprattutto per una nuova dirigenza che deve presentarsi con un bel biglietto da visita, incoraggiante.
Il cavallo vincente lo si vede al traguardo, ma anche la partenza è importante. A questo proposito c'è la sensazione che il Milan stia andando avanti con qualche difficoltà di troppo: sembra non ci siano idee chiare, almeno da fuori.
Se poi si fa la rassegna stampa, c'è da mettersi le mani nei capelli: l'Inter su Frattesi, la Juve in pressing su Milinkovic-Savic, per il Milan l'intervista di Weah. Eppure dovrebbe essere l'opposto, visti i noti problemi dei bianconeri e le solite difficoltà economiche dei nerazzurri.
Il Club di via Aldo Rossi dopo anni di sacrifici dovrebbe ora raccogliere i frutti e alzare l'asticella. Se ci sono sul mercato giocatori fortissimi come il serbo della Lazio o l'italiano del Sassuolo, il Milan dovrebbe avere il dovere quantomeno di provarci. Anche per risollevare l'entusiasmo dei tifosi, il cui umore oggi è sotto terra. Addirittura tanti invocano già l'arrivo di nuovi investitori e di una nuova cessione: è singolare e deve far riflettere. Per questo serve dare segnali di vita anche al di fuori e avere obiettivi ambiziosi. Milan e Cardinale, se ci siete battete un colpo, ce n'è bisogno.
