cardinale pioli

 

Il calcolo delle priorità sul mercato

 

Il calcolo delle priorità: Milan, sul mercato cosa serve davvero? Tra obiettivi e necessità

 

Ufficialmente non è ancora iniziata, ma la finestra di calciomercato estiva è già sulla bocca di tutti da giorni, forse da settimane. Utopie, sogni che diventano realtà o restano fantasia, indiscrezioni, incubi, trattative infinite o trattative lampo e tanto altro ancora: sfaccettature che riempiono i giorni che anticipano la nuova stagione. La prossima, quella 2023/24, si prospetta di rilancio per il Milan, almeno per quel che concerne l’ambizione nella conquista dei trofei, dopo una che non ha regalato gioie permanenti.

 

Il terremoto dirigenziale sembra essere stato superato e il nuovo trio al potere, Furlani-Moncada-Pioli, è al lavoro in sinergia per occuparsi del rafforzamento della rosa. Tanti nomi, ma di concreto ancora nulla. Le due piste al momento più calde sono entrambe a parametro zero: Daichi Kamada e Marcus Thuram. Le percentuali di realizzazione sono molto alte per il giapponese e discrete per il francese. Sarebbero innesti di esperienza e qualità, ma non i primi poiché manca solo il comunicato per ufficializzare l’arrivo, sempre a zero, di Marco Sportiello come secondo portiere.

 

Le altre trattative sono ancora in fase embrionale, ma cosa serve davvero a questo Milan per diventare competitivo su più competizioni, come richiesto dal suo tecnico? Tra obiettivi e necessità: vediamo quali sono davvero le priorità in via Aldo Rossi.


La certezza è una: la maggior parte delle risorse verranno destinate per rinforzi dal centrocampo in su. La difesa, infatti, sembra essere nei numeri già definita: Maignan, Sportiello (e un terzo), Calabria, Florenzi, Kalulu, Kjaer, Tomori, Thiaw, Gabbia (a meno che ci sia una richiesta di addio), Theo Hernandez. Due portieri, due terzini destri (tre all’occorrenza), cinque difensori centrali e un terzino sinistro. In questo reparto salutano sicuramente Tatarusanu, sostituito da Sportiello, e Dest, mentre restano in bilico Mirante, Vasquez e Ballo-Toure. Uno dei due portieri potrebbe restare come terzo, mentre il sostituto del numero 19 resta un rebus da risolvere, probabilmente nel finale di mercato.

 

Andando nell’ordine dei ruoli, ciò che appare certo è che la mediana dovrà essere rimpolpata con almeno due innesti. Gli addii di Bakayoko e Vranckx, nonostante lo scarso utilizzo, lasciano sguarnito un reparto che con l’infortunio di Bennacer (ne avrà fino a fine 2022) è composto dai soli Tonali, Krunic e Pobega. Un titolare di alto rango che possa affiancare il numero 8 e un giocatore, magari giovane, da far entrare nelle rotazioni: qui possiamo evidenziare una priorità.

 

Sugli esterni il discorso si fa più delicato, perché al momento tra destra e sinistra l’unica vera sicurezza si chiama Rafael Leao. A destra Saelemaekers e Messias vivono due situazioni apparentemente differenti: il primo sembra l’indiziato per rimanere, mentre il secondo per essere ceduto, ma è il belga ad aver lamentato uno spazio limitato in stagione e per questo motivo saranno ascoltate offerte. In partenza anche Rebic dopo un’annata da dimenticare. Il ruolo di ala destra è sicuramente una priorità e il nome forte è quello di Samuel Chukwueze del Villarreal, per cui la richiesta è di almeno 25 milioni nonostante la scadenza del contratto nel giugno 2024. Sarebbe di fatto il titolare in quel ruolo, alternandosi con Saelemaekers se quest’ultimo rimanesse in rossonero. Si è fatto anche il nome di Luka Romero, classe 2004 a parametro zero: non da escludere un prestito.

 

La trequarti è un’altra zona difficile da inquadrare perché ci sono due giocatori di cui ancora non si conosce e non si è deciso il futuro: Adli e De Ketelaere. La perdita di Brahim Diaz, tornato al Real Madrid, comporta un movimento nel ruolo e Kamada sembra essere il prescelto, problemi burocratici degli agenti permettendo. In caso di arrivo del giapponese, come sembra, resta da capire se la società deciderà di puntare ancora su uno dei due sopracitati o tentare un investimento su un giovane (Arda Guler?) capace di svariare anche sull’esterno. Priorità se saltasse Kamada, in secondo piano con l’acquisizione dell’ex Eintracht.

 

Infine l’attacco che vede solamente Olivier Giroud certo del posto. Origi è in partenza sia per trovare una piccola plusvalenza, ma anche per liberarsi di un ingaggio pesante (4 milioni netti ma con l’aiuto gli sgravi fiscali del Decreto Crescita). Il ritiro di Ibrahimovic lascia di fatto il reparto con una sola pedina. Decisiva in questo senso la scelta del club su Colombo: esercitato il controriscatto, resterà come terzo attaccante? La terza grande priorità è riposta qui, sul ruolo di centravanti da alternare con Giroud e forse proprio da questo dipenderà il resto del mercato. Con la firma di Marcus Thuram a parametro zero, infatti, si investirebbe una cifra cospicua di ingaggio, ma resterebbe ampio margine di manovra per l’acquisizione di cartellini in altre zone. Non un bomber, ma un’ottima alternativa sia per la zona centrale che per l’esterno (vice-Leao?).

Centrocampista titolare, ala destra titolare e centravanti alternativo a Giroud: sono queste le tre vere priorità del Milan a cui può aggiungersi un trequartista se non si finalizzasse l’acquisto di Kamada. Poi un altro mediano, un esterno destro di riserva in caso di doppio addio, un vice Theo e un vice Leao. Tutto in due mesi per una squadra in grado di vincere ovunque e contro chiunque. Nel rispetto della sostenibilità e della linea societaria, ma con l’obiettivo che il cammino europeo di quest’anno non sia stato un caso.

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