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Il mondo Milan si è capovolto in sette giorni

 

Corsa contro il tempo sul mercato. Kamada: il motivo dell’attesa. Le cessioni, ecco cosa farà la differenza

 

E’ successo di tutto nell’ultima settimana, il mondo Milan si è capovolto. Proprio sette giorni fa il club diramava il comunicato del licenziamento di Paolo Maldini, mentre ieri si è spento il presidente Silvio Berlusconi. Ci lascia una figura storica, l’uomo che ha rivoluzionato il modo di fare calcio e comunicazione in Italia, il presidente di club più vincente della storia di questo paese. Ventinove trofei in 31 anni di Milan, successi irripetibili. Ecco perché tutti saranno sempre eternamente gradi al Presidente.

Tornando alla stretta attualità di casa Milan, il cambio dirigenziale ha scosso l’ambiente ma c’è un mercato da portare avanti e una squadra da rinforzare. Agenti ed intermediari ci assicurano che dalle parti di via Aldo Rossi, precisamente al quarto piano, stanno lavorando senza sosta per recuperare terreno sul mercato rispetto ad altre società. La rivoluzione messa in atto da Gerry Cardinale ha fatto registrare un cambio di filosofia generale nelle strategie di mercato rispetto al precedente duo dirigenziale formato da Maldini e Massara

Il Ceo Giorgio Furlani ha il compito di trattare i giocatori, attuando un coordinamento delle strategie di mercato, coinvolgendo il team di lavoro creato appositamente per studiare e analizzare le scelte migliori da fare. C’è il capo scout Geoffrey Moncada, i suoi stretti collaboratori, l’analisi dei costi e dei rischi con Hendrik Almstadt, alcune figure che lavorano sugli algoritmi portati invece da Redbird. E naturalmente il coinvolgimento di coach Stefano Pioli dal punto di vista tecnico.

La prima cosa è provare a concludere affari con i cosiddetti parametri zero più appetibili. Ecco perché i rossoneri ci hanno provato per Tielemans (che però preferiva rimanere in Premier e guadagnare cifre importanti) e ci proveranno per Marcus Thuram. Ad essere onesti per l’attaccante francese sarà difficile, perché battere la concorrenza del Psg non è per nulla semplice, specialmente quando si arrivano a toccare certe cifre per l’ingaggio. Attenzione anche ai giocatori in prestito, sono opzioni che non vengono scartate.

Per quanto riguarda Kamada, l’operazione è stata definita da tempo ma finché non ci saranno le firme si teme sempre che qualcosa possa andare storto. Allora perché non arrivano? Per il fatto che gli agenti giapponesi di Kamada devono prima iscriversi in Italia e la procedura, a livello burocratico, porta via diverso tempo. Kamada ha scelto il Milan ma non ci dimentichiamo che Atletico Madrid e Borussia Dortmund continuano ad essere in agguato. Se tutto andrà per il verso giusto, il trequartista firmerà per quattro stagioni a tre milioni all’anno.

In questo mercato le cessioni faranno la differenza, sia per snellire una rosa appesantita, sia per recuperare denaro dalle vendite dei giocatori in esubero. In partenza tanti elementi considerati a fine ciclo o semplicemente poco funzionali al progetto. E se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile per un big? Ebbene, se il vantaggio economico per il Milan è talmente evidente, allora potrebbe essere presa in considerazione. Ma solo se l’offerta è realmente vantaggiosa e potrebbe far svoltare l’intero mercato. Dunque non offerte “normali” ma solo qualcosa di realmente grosso potrebbe far vacillare il club.

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