I Reds lo hanno salutato con due parole che dicono tanto: "Liverpool Legend". E il Milan campione d’Italia, dopo averlo aspettato per settimane, è pronto ad accoglierlo per consegnargli le chiavi del reparto offensivo. Nato a Ostenda, in Belgio – nel 1995 – Divock Origi è il nuovo attaccante di Stefano Pioli. Il primo colpo del mercato rossonero.

 

Figlio dell’ex attaccante keniota Mike (professionista in Belgio), Divock cresce tra Genk e Lille per approdare al Liverpool nel 2015. Resta in Inghilterra fino al 2022, con una parentesi in prestito al Wolfsburg nella stagione 2017-18. Oscurato in parte dalle stelle dell’attacco di Klopp, chiude la sua esperienza in Premier con 107 presenze (34 dal primo minuto) e 22 reti. La svolta della carriera arriva però in Europa, dove diventa eroe dei tifosi mettendo le firme più pesanti sull’ultima Champions League sistemata in bacheca dai Reds, nel 2019. Doppietta nella semifinale di ritorno vinta 4-0 contro il Barcellona – dopo la sconfitta per 3-0 nella partita d’andata – e sigillo nella finale all’inglese del Wanda Metropolitano contro il Tottenham. Uomo del destino.

 

Centravanti poliglotta, Origi dovrà ora adattarsi a un campionato diverso rispetto alla Premier anche a livello linguistico. Una nuova sfida per il belga, che si destreggia già con 4 lingue: inglese, olandese, francese e swahili (lingua bantu diffusa in Africa orientale). Presto aggiungerà la quinta, l’italiano

 

 

Un pezzo di Origi si capisce ripescando un un’intervista rilasciata al Guardian nel 2017: "Sono molto interessato a come funziona il cervello e ai diversi tipi di personalità, chiedo ai miei amici di fare i test e vedo a che tipo assomigliano". Non comune. "Al Liverpool posso dire chi è introverso e chi è estroverso. Ho iniziato a studiare psicologia, ma ho dovuto smettere quando sono entrato in prima squadra". Almeno al tempo, si diceva che leggesse tre libri al mese: "Soprattutto di psicologia. Forse, se non fossi un calciatore sarei uno psicologo". Mens sana in corpore sano: di tanto in tanto il belga posta sui social i suoi workout, sempre diviso tra palestra e allenamenti all’aria aperta. Come accaduto qualche giorno fa, a poche ore dall’atteso ingresso nel mondo Milan. Per cominciare con il piede giusto la nuova avventura all’ombra del Duomo.

 

Eroe cult in casa Reds, Origi deve parte dell’affetto dei tifosi del Liverpool al derby del Merseyside, visto che contro l’Everton ha segnato 6 gol in 10 partite. L’impegno per gli altri è poi sempre al primo posto: non molto tempo fa, l'attaccante ha iniziato una collaborazione con l’Università di Liverpool per offrire borse di studio agli studenti più in gamba, premiando il merito. Ultima curiosità? Marcatore più giovane del Belgio al Mondiale, dopo il gol realizzato contro la Russia nell’estate 2014 un delfino è stato chiamato con il suo nome.