Serve un'altra punta
Ibra: 7 milioni ma solo con i bonus (gol, presenze, scudetto). Per quello serve Giroud…
Il Bollettino non ne ha più parlato dalla fine del campionato. Ma le ultime indiscrezioni sulle condizioni di salute di Zlatan Ibrahimovic ci portano a dedicare un po’ di spazio al rinnovo del contratto del campione svedese. L’infortunio è più serio del previsto, altrimenti non avrebbe rinunciato all’Europeo, solo per uno scrupolo precauzionale.
C’è da chiedersi perché, allora, il Milan abbia deciso di rinnovare il contratto a un giocatore che già l’anno scorso ha saltato metà campionato per infortunio, concedendo un rinnovo per un altro anno ancora a 7 milioni netti. In realtà, per capire la scelta bisogno tenere conto di due fattori.
Il primo porta a fare una differenza tra stipendio fisso e netto. Allo svedese vanno “solo” 3,5 milioni di parte fissa, mentre il resto è assegnato attraverso un meccanismo di bonus legati a presenze, reti realizzate piazzamento in campionato e in Champions. Se Ibra raggiungesse i 7 milioni pieni vorrebbe dire che ha fatto tanti gol e che il Milan è andato lontano in entrambe le competizioni.
In caso contrario, il club rossonero lo pagherà per essere l’alter ego di Stefano Pioli. Come si è visto nella seconda parte del campionato (quando ha realizzato solo due gol, giocando solo 10 partite su 19), lo svedese non ha mai fatto mancare la sua vicinanza alla squadra e. soprattutto, la sua “presenza” nello spogliatoio. In pratica. è stato l’ombra dell’allenatore parmense, intervenendo quando necessario, caricando la squadra nei momenti difficili, con tutta probabilità mettendo al muro qualche giocatore quando lo meritava.
Una presenza che sarà ancora più necessaria la prossima stagione, quando i”ragazzi terribili” di Pioli faranno il loro esame di maturità in Champions e ci sarà bisogno di tutta l’esperienza del bad boy di Malmoe.
Per tutte queste ragioni, il Milan ha bisogno di avere un attaccante con la caratteristiche di Ibrahimovic, che possa giocare allo stesso modo e che faccia anche un 12-15 gol. La scelta è caduta – per il momento – su Olivier Giroud, che ha lo stesso fisico statuario e capacità simili nel difendere la palla, tornare a centrocampo per aprire gli spazi, far girare la palla e ha buone doti realizzative. Ha il limite dell’età (35 anni), ma appare integro, tanto da aver guadagnato la convocazione all’Europeo.
Il Milan ha scelto, anche per l’anno prossimo, di puntare su un gioco corale, dove avrà bisogno di qualche in gol in più da trequartista, quelli che sono mancati quest’anno. La punta centrale deve essere al servizio dei compagni e Giroud è il profilo adatto. A patto che si liberi dal Chelsea a zero, come i suoi aenti avevano garantito.
