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Mercato e non solo...

 

Giroud-Milan e la mossa anti Premier del Chelsea. Stadio: il club andrà avanti col progetto. Rinnovi: il pugno duro con Gigio e Calha non si applichi agli altri titolarissimi

 

Quando il Chelsea ha emesso il comunicato del rinnovo di contratto di Olivier Giroud, siamo caduti tutti giù dalle nuvole. Momenti di tensione, sconforto, di dubbi sulle fonti che fino a poche ore prima ti dicevano altro, con il popolo social che è andato al solito, becero, assalto di noi cronisti che abbiamo trattato il tema. Poi, dopo le parole della punta dal ritiro della Francia, dove confermava che il Milan rimaneva un’opzione per il suo futuro, ecco qualche timido raggio di sole che tornava a splendere sulla testa di chi era sulla pista da settimane, avendo fatto il suo lavoro. Le ultime verifiche effettuate hanno portato a questo scenario:

- Giroud faceva gola a diversi club di Premier League. Tottenham in primis e il Chelsea, per non rafforzare concorrenti dirette a livello domestico, ha esercitato l’opzione unilaterale di rinnovo del contratto.

- Contestualmente c’è stata una cattiva comunicazione tra gli agenti del giocatore, fino alla nota nella quale hanno confermato che se dovesse arrivare una proposta dall’estero, avrebbero chiesto al Chelsea di essere liberati a zero.

- Il Milan, che ha fatto le cose in maniera lineare, ha voluto precisare che non avrebbe versato indennizzi al Chelsea, ma che a zero, prenderebbe Giroud.

Il quadro è chiaro e si è diradato nel corso dei giorni. La pista è ancora calda è aperta, ma con L’europeo di mezzo, i tempi potrebbero allungarsi di qualche settimana. Bisogna avere pazienza e fiducia. Gazidis ha fatto capire che il Milan ha intrapreso un percorso e lo perseguirà, ma se ci saranno delle occasioni, non si tirerà indietro. Così come sul discorso stadio.

Il progetto andrà avanti. La proprietà del club vuole l’impianto di proprietà e, da quello che risulta, potrebbe anche pensare di correre da sola qualora l’Inter e Suning si dovessero sfilare. Notizia importante, che conferma il coinvolgimento totale di Elliott sulla rinascita rossonera, ma occhio anche ad un possibile effetto collaterale in materia di rinnovi di contratto.

La linea dura messa in atto con Donnarumma e Calhanoglu ha dato un segnale forte all’interno e anche all’esterno. Ma pur tenendo in forte considerazione i conti, non si può non aver chiuso nemmeno una trattativa per i prolungamenti di certi calciatori oltre a Ibrahimovic. Nel dettaglio, risulta difficile pensare che i nuovi contratti di Kessie e Calabria siano lontani dall’accordo e Theo Hernandez non ha ancora attivato il suo agente per batter cassa. Ok risparmiare, tagliare i costi, ma occhio: tirar per le lunghe certe situazioni può essere molto controproducente a livello di ambiente e non sempre sul mercato si fa bingo. Chi più mantiene, a livello tecnico, in questo periodo e più parte avanti. Quindi che si acceleri, ove possibile, per dare dei nuovi segnali di ottimismo altrimenti il punto guadagnato con Gigio e Hakan sarà solo di passaggio.

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