Ennesima rivoluzione alle porte
Il Milan è pronto a ripartire, ma ci sono tante grane (tecniche e societarie) da risolvere
Altro giro, altra rivoluzione, con nuovi volti e rinnovate speranze. Il Milan si appresta a cambiare tutto... nuovamente. A cominciare dalla guida tecnica, che - a meno di ripensamenti - sarà affidata a un manager di grande esperienza come Ralf Rangnick, ma ancora tutto da testare in una realtà come quella italiana.
Come riporta il Corriere della Sera, a meno di due anni dall’insediamento del fondo Elliott, dopo aver cambiato allenatori e dirigenti, senza lesinare sforzi sul mercato, il club rossonero si prepara a vivere l’ennesimo tour de force estivo. Dalla scrivania alla panchina, passando per lo spogliatoio: sono davvero tante le questioni in ballo, veri e propri nodi che Gazidis dovrà risolvere nei prossimi mesi. L’amministratore delegato milanista sta prendendo tempo, rimandando ogni decisione al termine della stagione, ma presto arriverà il momento della resa dei conti.
Paolo Maldini si è già espresso in merito a Rangnick (e non sono state parole al miele). La proprietà non vorrebbe separarsi dall’ex capitano, a patto, però, che lavori in un’ottica di collaborazione aziendale (difficile con il professore tedesco in via Aldo Rossi). Per quanto riguarda Pioli, la faccenda è ormai piuttosto chiara: il Milan ha scelto un altro coach e solo un clamoroso ribaltone potrebbe trattenere l’attuale mister. Ma le spine maggiori sono legate a Ibrahimovic, la cui richiesta di ingaggio (6 milioni) frena per ora le intenzioni di Gazidis di rinnovare il suo contratto.