Juve in finale, ma onore al Milan
I rossoneri combattono con orgoglio allo Stadium
Il Milan saluta la Coppa Italia a un passo dalla finale, senza mai perdere contro un avversario obiettivamente più forte sotto ogni aspetto. Come evidenzia il quotidiano Tuttosport, i rossoneri combattono con orgoglio in un clima surreale e - aggiungiamo noi - in una situazione decisamente complicata, con un uomo in meno per quasi tutta la partita e poche risorse di valore in panchina
Senza gli squalificati Ibrahimovic e Theo Hernandez, la squadra di Pioli è apparsa inizialmente senza anima, schiacciata dalla pressione della Juventus, che nella prima mezzora impone prepotentemente il suo gioco (75% di possesso palla) chiudendo Romagnoli e compagni nella loro area di rigore. Ma il gol bianconero non arriva (Cristiano Ronaldo si fa ipnotizzare da Donnarumma dal dischetto) e l’espulsione di Rebic, anziché affossare definitivamente il Milan, quasi lo sprona.
Il secondo tempo ha lo stesso copione del primo, con i padroni di casa a tenere il pallone e gli ospiti a tenere... botta. Tuttavia, col passare dei minuti, il Milan prende quella confidenza di chi non ha niente da perdere e qualche volta riesce a presentarsi dalle parti di Buffon, che non deve fare parate, ma qualche brividino lo prova (su Calhanoglu e Kjaer). Alla fine, lo 0-0 premia la Juve, ma ai rossoneri resta comunque l’onore di aver combattuto fino all’ultimo in condizioni più che deficitarie.