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Ripartenza, il giorno dopo

 

Milan eliminato, lucido e compatto. Milan: 3 mesi su tutti i fronti. Vade retro Algoritmo!

 

Il Milan è rimasto in piedi, ma non era umanamente possibile chiedergli il guizzo della qualificazione. La corsa ad handicap rossonera nella doppia semifinale contro la Juventus, ha meritato l'onore delle armi. Gravato da pesi di ogni tipo, squalifiche, espulsione (pesante ingenuità Rebic) e infortuni, il Milan non è riuscito a salire sull'aereo per Roma. Uscito senza perdere, uscito con la differenza fatta da rigori e cartellini di vario colore, il Milan non ha sbracato, ha tenuto il punto, confermando la tradizione di questa stagione nel non venire mai surclassato dalla Juventus. Grande Gigio, ottima difesa, il resto dignitoso. Coppa Italia onorata, non era possibile in queste condizioni fare altro. Rimasti concentrati nonostante il battage pre-parita, i rossoneri hanno nettamente smentito l'immagine di squadra alla deriva. Nonostante l'uno-due rigore espulsione, la squadra è rimasta lucida. Adesso bisogna essere bravi a non subire il contraccolpo. Bisogna rimanere uniti e compatti come a Torino. Sperando che gli episodi sfortunati, anche quelli arbitrali, la smettano di vederci così bene.

Parlare con la squadra è molto importante sul piano umano e professionale, ma almeno per tre mesi non era e non poteva essere l'unica cosa che conta. Per tre mesi in testa alla classifica delle priorità, ci sono state ben altre cose. Un profilo di responsabilità nel dialogo con Lega, Figc e Governo senza mai far trapelare di minacciare di mandare la Primavera a destra o a manca, un impegno quotidiano a rassicurare dipendenti e collaboratori per la loro salute e per il sostentamento delle proprie famiglie attraverso il posto di lavoro, le donazioni di dirigenti e giocatori (non le ho messe per prime, per non dare la sensazione di speculare su un punto che ha visto protagonisti molti club italiani e non solo il Milan) per il personale medico-infermieristico della Lombardia, la donazione e la consegna delle mascherine, l'invio dei pacchi con generi alimentari e di varia necessità per gli abbonati over 65, la lucidità nell'organizzare una diretta mondiale di alto profilo e di grande speranza nelle ore buie del lockdown, il coraggio di editare un filmato che ha fatto davvero coraggio all'Italia attraverso la voce di un bimbo delle nostre giovanili. Dopo tutto questo e dopo molto altro, in cinque giorni è stata validata una controproposta sul taglio degli ingaggi molto più onerosa di quella che il Cda rossonero aveva messo in preventivo. Chi fa il fenomeno e lo spiritoso sul Milan che per tre mesi sarebbe stato a guardare, non sa di cosa sta parlando nel migliore dei casi. O regola conti personali nel periodo meno indicato al mondo per queste bassezze, nel peggiore dei casi.

Ma che algoritmo è, ragazzi? E' uno scherzo, vero? Mi spiace per due motivi fare polemica sull'obbrobrio dell'algoritmo del campionato femminile. Primo perchè non piace alle Donne rossonere e alle Donne di tutte le altre squadre. Loro hanno ancora dentro di sè la gioia del calcio, la passione per il campo, e non amano la frenesia del risultato e il retrogusto acìdulo della polemica. E mi spiace anche per il presidente Gravina, che ho sempre trovato in questi mesi difficilissimi attento e lucido, equilibrato e sensibile. Mai una uscita fuori posto, mai la sensazione di stare giocando una partita personale. E se il calcio italiano è tornato in campo, lo si deve al suo presidente federale, per distacco il migliore in campo nella partita decisiva del salvataggio del calcio. Ma anche al numero uno della Figc, per il quale nutro solo stima per la gestione della Vicenda complessiva, mi tocca dirlo: quell'algoritmo che ha tenuto fuori le nostre ragazze dalla Champions League è anti-sportivo, è ingiusto, è un dolcetto scherzetto fuori stagione. Allora: Fiorentina e Milan hanno gli stessi punti e lo stesso coefficiente calcolato dal signor Algoritmo e cioè 51,268. Bene...ma in Champions ci va la Fiorentina per la...media a partita dei gol realizzati e dei sol subiti. Caro presidente Gravina, ma anche no! Ma cos'è? Ma faccia il piacere il signor Algoritmo: riequilibri questa cosa della media con il fatto che il Milan in campionato ha giocato con le atlete viola solo a Firenze e non a Milano e organizzi uno spareggio. Uno, solo uno. So bene che le atlete italiane sostengono, giustamente e meritoriamente, che o si gioca tutte o non gioca nessuno. Ma di fronte ad un algoritmo pari, perchè di questo si tratta, si faccia uno strappo alla regola. Uno. Solo uno.

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