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Se sarà Giampaolo...

 

Se il tecnico abruzzese prenderà il posto di Gattuso, molti rossoneri possono rilanciarsi

 

Marco Giampaolo e il Milan sono sempre più vicini. L’ingaggio dell’ormai ex allenatore della Sampdoria è ovviamente legato alla risposta che Paolo Maldini darà nelle prossime ore alla proprietà rossonera, ma lo schema è chiaro: con l’ex capitano d.t., in panchina dovrebbe sedersi il tecnico abruzzese. Se tutto si incastrerà come ci si aspetta, viene da chiedersi che Milan avrà tra le mani il successore di Gattuso. Le incognite riguardano soprattutto il futuro dei “big”, punti di riferimento e allo stesso tempo potenziali sacrificabili per esigenze di bilancio, da Donnarumma a Romagnoli e Suso. E gli altri? Che effetto può avere Giampaolo sul resto della squadra?
Le basi si chiamano Piatek e Paquetà. Il polacco è un centravanti da doppia cifra, come ha dimostrato al primo anno in Italia e attorno a lui Giampaolo dovrà costruire una squadra in grado di esaltarne le qualità realizzative. Il brasiliano potrebbe invece avanzare il proprio raggio di azione e spostarsi sulla trequarti, dove Giampaolo – legatissimo al 4-3-1-2 – predilige i “10” che ispirino, inventino e aiutino in fase di copertura. Nel modulo del 51enne ex Empoli però c’è posto anche per una seconda punta: ecco perché le quotazioni di Cutrone potrebbero impennarsi dopo una stagione da comprimario come quella vissuta alle spalle di Higuain prima e Piatek dopo.

Nel rombo di Giampaolo servono anche un vertice basso e due mezzali dinamiche. Con Bakayoko in partenza per Londra, Biglia potrebbe tornare centrale nei piani rossoneri: al momento è l’unico centrocampista in rosa con le caratteristiche adatte a muoversi davanti alla difesa e il progetto-Giampaolo può rilanciarlo dopo una stagione di alti e bassi, tra infortuni e sorpassi da parte dei compagni di reparto. Occhio anche a Kessie, che può tornare utilissimo da interno, mentre dall’altra parte, se Paquetà dovesse piazzarsi dietro le punte, occorrerà cercare rinforzi sul mercato: al momento in rosa ci sono Calhanoglu (probabile partente) e Bonaventura, ancora in fase di recupero dopo l’intervento al ginocchio che lo tiene ai box da novembre. In difesa sarà ballottaggio tra Conti e Calabria per la fascia destra: le gerarchie gattusiane saranno naturalmente azzerate e il terzino ex Atalanta si giocherà le sue carte per convincere il nuovo tecnico di meritare un posto da titolare. Diverso il discorso per Caldara. Giampaolo non esita a dare fiducia ai giovani (vedi Andersen alla Samp, titolare al centro dopo una stagione di rodaggi), ma dovrà aspettare che il 24enne arrivato dalla Juve si rimetta pienamente in sesto: anticipare i tempo dopo il calvario di questo 2018-19 sarebbe un rischio troppo grande.

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