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Meglio tardi che mai

 

Il progetto giovani doveva partire dieci anni fa, dopo l’ultima Champions, ma non e’ tardi

 

A differenza di molti altri, non siamo preoccupati per il fatto che la proprieta’ Elliott ha deciso di ricostruire il Milan ripartendo dai giovani, di qualita’ ma soprattutto calcisticamente intelligenti. Certo, e’ stato buttato via un altro anno. Con la sola giustificazione che l’estate scorsa Elliott e’ entrato in corsa, con Leonardo gia’ contattato e con un mercato che per forza di cose e’ stato improvvisato e obbligato in alcune operazioni. Ma gia’ a dicembre, sono arrivati due under 23 con Paqueta e Piatek.

E in ogni caso, il ritardo viene da molto lontano. Berlusconi e Galliani avrebbero dovuro avviare il progetto giovani gia’ dieci anni fa, dopo la vittoria dell’ultima Champions. Quando era chiaro da un lato che Fininvest non avrebbe piu’ dato le risorse necessarie per costruire una squadra fatta di campioni gia’ affermati e dall’altro e che la squadra delle tante vittorie di Carlo Ancelotti era arrivata a fine ciclo. Ma Berlusconi e Galliani non hanno avuto il coraggio, promettendolo solo qualche volta a parole.

Il progetto giovani, ricordiamolo, non e’ solo una questione di filosofia, ma e’ anche una necessita’, perche’ in questo momento e’ l’unico modo per ovviare ai paletti del fair play finanziario. Fosse solo per questo si potrebbe abbandonare non appena i ricavi saliranno. Ma non e’ cosi’: quando si vuole ricostruire un ciclo e non si puo’ o non si vuole spendere a piacimento diventa la strada corretta, se si coinvolge l’intera filiera a partire dalle giovanili e dalla Primavera. La cantera dell’Ajax e del Barcellona funziona cosi’.

Una parte dei tifosi contesta questa scelta, perche’ temono che il Milan diventi una sorta di Udinese. In realta’, la differenza esiste. I friuliani hanno una strategia che li porta a tesserare decine e decine di giocatori, cercando quei 4-5 da cui ricavare plusvalenze importanti per far quadrare i conti (alcuni sostengono anche per guadagnarci). Il Milan di Elliott ha l’idea di comprare tanti giovani di talento, non per rivenderli (a meno di casi clamorosi e oltremodo vantaggiosi, alla Pogba per intenderci) ma per costruire una squadra e un nuovo modo di giocare e fare spettacolo. Vogliono rivendere, ma tutta la societa’, non appena sara’ avviato anche il progetto stadio. Ma volendo vendere al prezzo piu’ alto possibile, Elliott ha tutto l’interesse a costruire una squadra di alto livello e non di giovani semplicemente per fare player trading.

E’ una idea sbagliata? Secondo noi è una idea corretta. E alla lunga anche vincente. Ai tifosi viene chiesta ulteriore pazienza.Ma la colpa e’ di chi non ha provveduto per tempo.

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