Gattuso

 

Ora tocca a Ringhio

 

La società è solida, la squadra è stata rinforzata adeguatamente pur con tutti i limiti più o meno imposti ed è Ringhio che ha in mano le chiavi del successo

 

A leggere il giudizio degli esperti ai blocchi di partenza, il Milan non gode diuna illimitata fiducia. Si passa dalla stima di Italo Cucci (Corriere dello Sport) al documentato realismo di Alberto Polverosi (Corriere dello Sport) mentre ha riscosso la missione impegnativa di anti-Juve l’Inter di Spalletti (Luigi Garlando, Gazzetta dello Sport). Un anno fa, giusto di questi tempi, da taluni critici il Milan fu addirittura definito pronto per puntare allo scudetto ignorando che di solito le rivoluzioni estive (11 nuovi acquisti) non garantiscono nel calcio uno strepitoso rendimento. Quando i risultati cominciarono a far scricchiolare l’impalcatura rossonera, furono messe alla sbarra le scelte del ds Mirabelli e subito dopo toccò a Montella pagare il conto con un esonero giustificato in particolare dall’insoddisfacente preparazione fisica. Dodici mesi dopo a finire sotto la lente d’ingrandimento sarà Rino Gattuso. Fino a ieri l’altro, per lui, nonostante i tormenti societari, sono state rose e fiori. È stato accolto con scetticismo ma poi riscaldato dall’amore del suo vecchio pubblico, ha dato prova di abilità nel rimettere in pista una squadra finita fuori strada, ha ricavato oro da elementi (Cutrone) considerati di secondo piano e rilucidato il talento di qualche esponente (Calhanoglu) partito tra mille difficoltà.Lo scenario, in poche settimane, è completamente cambiato.


In società il fondo Elliott è subentrato al misterioso Yonghon Li, il manager di grande spessore Paolo Scaroni è diventato il presidente, il suo sodale Mirabelli è stato rimpiazzato da Leonardo, Paolo Maldini è diventato garanzia del miglior milanismo, presto al posto di Marco Fassone siederà sulla poltrona di “ad”Umberto Gandini che non ha da fare alcun apprendistato avendo vissuto una vita dentro le viscere del club. Non solo. Dal mercato sono arrivati calibri da 90 tipo Higuain, inimmaginabili con la precedente proprietà, e il mercato è stato completato da una striscia di acquisti, alcuni di grande spessore, tipo Bakayoko, altri da scoprire. Dopo qualche settimana nella quale è stato circondato da voci fastidiose (sulla concorrenza di Antonio Conte), Rino ha finalmente riacquistato la necessaria serenità. Paolo Maldini è diventato il suo angelo custode e l’azionista ha esaudito ogni sua richiestain tema di miglioramento della rosa. A questo punto Gattuso deve superare il prossimo esame: è stato abilissimo nel saltare in corsa su un treno destinato al binario morto, ora deve guidare il Milan sul percorso Champions partendo dal primo giorno. E valorizzare un brand che è alla ricerca dell’antico splendore.

 

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