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La parabola sfortunata del capro espiatorio

 

 Montolivo vicino alla rescissione. In questi anni infortuni e pregiudizi lo hanno condizionato

 

 E' notizia del finire della scorsa settimana. A Montolivo è stato comunicato che non parteciperà alla tourneè estiva negli Usa e che non rientra nel progetto tecnico per la stagione 2018-19. 

Alla base, prestazioni fisiche deficitarie dell'ex capitano rossonero, che hanno costretto Gattuso a lasciarlo a Milanello per proseguire nella preparazione. Senza astio o volontà di emarginare. Nel mentre, il suo procuratore Branchini sta cercando una nuova squadra. Werder Brema, il Bologna di Inzaghi e, nelle ultime ore, il Genoa. Queste sembrano essere le favorite. Branchini dovrà poi parlare con la nuova dirigenza rossonera per decidere la modalità dell'addio. Probabile una rescissione consensuale del contratto in essere, con probabile buonuscita relativa all'ultimo anno di ingaggio, cosi' da favorire l'accordo con una squadra minore. 

 

Il Milan, che vaglia in quella posizione anche la cessione di Locatelli al Sassuolo, prenderà probabilmente Milan Badelj, a zero, per sostiuirlo.

 

Si chiuderebbe cosi' la travagliata avventura di Riccardo Montolivo al Milan, ricca piu' di delusioni che di gioie. 6 stagioni complete, di cui 3 da capitano. 159 presenze per lui e 10 gol, tra Campionato, Champions League, Europa League e coppe nazionali. 

A condizionare la sua carriera milanista, due aspetti principali: gli infortuni e la totale mancanza di feeling con la piazza. 

 

Due i gravi problemi fisici subiti. La frattura della tibia nel giugno del 2014, che gli costò anche la mancata partecipazione al Mondiale in Brasile e la rottura del crociato subita nell'ottobre del 2016. Infortuni che ne hanno pregiudicato purtroppo le prestazioni, mai state sul livello atteso, come parzialmente aveva messo in mostra nelle sue prime annate in rossonero e sopratutto nelle stagioni con la maglia della Fiorentina durante la gestione Prandelli. 

 

Infortuni, tanti e gravi, quindi. Ma anche pregiudizio. La scintilla con il tifo non è mai scoccata. Il motivo ? sconosciuto, anche perchè Riccardo non si è mai reso protagonista di azioni che potessero far scaturire tale astio. Prestazioni non ottimali in campo, spesso si. Ma fuori dal campo, mai niente di clamorosamente fuori posto. In molti non hanno gradito la scelta di Berlusconi di attribuirgli la fascia di Capitano. In molti sono andati dietro alle voci che lo vedevano presunto capo di una rivolta contro Seedorf nel suo breve interregno da allenatore rossonero. 

Da li in poi le leggende metropolitane si sono moltiplicate. Senza che mai ci fosse un fondamento. Persino nella scorsa stagione, con la presunta querelle per la fascia di Capitano, ceduta invece senza colpo ferire a Bonucci. 

Insomma: in questi anni, per qualsiasi pretesto, anche la pioggia eccessiva o l'afa insopportabile, era colpa di Montolivo.

Se ne va quindi quello che è stato il capro espiatorio di molti. Un giocatore finito al Milan nel periodo sbagliato e che ha avuto molta, troppa sfortuna in campo e fuori. 

 

 

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