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Elliott, la carta vincente

 

Milan riammesso alla prossima Europa League dal TAS di Losanna. La carta “Elliott” si è rivelata vincente...

 

Passata la paura. Potremmo titolare cosi la giornata di ieri, venerdi 20 luglio 2018, una data che i rossoneri difficilmente scorderanno. Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna (il cosiddetto TAS) ha infatti riabilitato i rossoneri alla prossima Europa League, cancellando l’esclusione decisa dall’Adjudicatory chamber della UEFA. Ora i rossoneri attendono di conoscere la sanzione che la stessa UEFA combinerà in virtù della violazione del pareggio di bilancio, una sanzione che dovrà però essere congrua con la situazione del Milan, anche in rapporto alle altre situazioni del recente passato. Cosa che non è avvenuta con l’assurda esclusione per 1 anno dalle coppe europee, motivo per il quale i rossoneri hanno presentato ricorso al TAS, riprendendosi quanto conquistato sul campo. Con buona pace di chi (dalle parti di Firenze, n.d.r) stava già pregustando un regalo da Nyon, dopo essere arrivati dietro in classifica e dopo aver perso per 5-1 lo scontro diretto a San Siro, proprio nell’ultima giornata dello scorso campionato.

Una riammissione molto attesa quella del TAS di Losanna, i cui meriti vanno indubbiamente attributi a Paul Singer. Il Milan qualche giorno fa ha infatti pescato dal mazzo il “jolly” Elliott, che ha preso il pieno controllo dei rossoneri dopo l’inadempimento da parte dell’ormai ex Presidente Li Yonghong, che ha perso la guida del clœb rossonero dopo il mancato versamento dei 32 milioni del previsto aumento di capitale. Un ADC fatale per LI, ma proprio il suo inadempimento ha salvato i rossoneri. Era chiaro a tutti, fin dal primo comunicato con cui la UEFA ha rinviato i rossoneri alla camera giudicante che il grande problema per Nyon fosse proprio l’instabilità finanziaria della proprietà rossonera. Non giustifichiamo la UEFA, sia chiaro, dal momento che da Nyon sono andati ben oltre le proprie competenze, dal momento che LI non aveva mai fatto mancare nulla al clœb rossonero. Questo almeno fino al mancato versamento dei 32 milioni, inadempimento che ha portato gli stessi sostenitori rossoneri alla sfiducia nei confronti del Milan “cinese”. La UEFA ha infatti sollevato dubbi sullo stesso LI, ma il passaggio ad Elliott dimostra come la continuità aziendale non fosse affatto a rischio.

Non sappiamo come sarebbe andata al TAS se il Milan fosse stato ancora in mano a LI, la UEFA è andata comunque oltre i suoi compiti, e il TAS ha fatto giustizia. Ora i rossoneri attendono di conoscere la propria sanzione, consapevoli di poter disputare la prossima Europa League, una manifestazione importante ed una situazione che riporta al passato. Anche nel 2006/2007 infatti il Milan rischiò l’esclusione dalla Champions League, a causa di calciopoli, e tutti ricorderanno il trionfo al termine di questa stagione. Le avversarie sono avvisate, il Milan farà di tutto per raggiungere Baku, sede della finale 2019. Si parte da Losanna, prima vittoria di questo inizio di stagione, in attesa dei match veri e propri. Nel frattempo il Milan ha un nuovo presidente, Paolo Scaroni, come confermato dal CDA odierno e si prepara ad una nuova importante stagione. Una stagione che vedrà impegnati i rossoneri anche al giovedì, con l’obiettivo di arrivare in fondo.

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