gattuso

 

Rino non ringhia

 

A testa bassa e afflitto dalle preoccupazioni. Senza rinforzi e certezze societarie, difficile anche solo pensare al quarto posto. Questo, Gattuso, lo sa bene...

 

Se lo aspettavano tutti diverso. Carico, almeno lui. L'ambiente Milan puntava tutto sulla capacità di trascinare e coinvolgere di Rino Gattuso. Invece, nella conferenza stampa del suo primo raduno da allenatore rossonero, il tecnico milanista si è presentato molto dimesso. Testa spesso bassa, pochi sorrisi, sguardo corrucciato.

Non c'è da stupirsi. Gattuso inseguiva la normalità, la serenità. E non ne ha fatto mistero in conferenza. Due termini che da quando fa l'allenatore non sa cosa siano. Dal Palermo con Zamparini, alla situazione pazzesca a Creta, fino al Pisa sull'orlo del fallimento ed il subentro al posto di Montella la scorsa stagione. 

 

Gattuso ha provato a fingere in conferenza che in realtà quel che conta è solo il campo, la palla che rotola, il gruppo. "Non ci è mai mancato nulla" ripetuto come un mantra. Dentro di se l'allenatore rossonero è invece incazzato.

Incazzato per l'incertezza che regna sovrana. Non si sa chi sia il Presidente e proprietario. Non si sa chi sarà il management domani. Non si sa quanti e quali giocatori possono partire ne tantomeno quelli che possono arrivare. E' incazzato perchè lui l'Europa l'aveva guadagnata sul campo, col lavoro e col sudore. Ed ora non si sa nemmeno se potrà disputarla. 

 

Le parole di conforto non sono mancate, questo va detto. 

"Dobbiamo ripartire con entusiasmo, gli alibi si mettono da parte. Siamo qui per sudare e lavorare. Non abbiamo paura, dobbiamo trovare gli stimoli per fare bene. Alleno un gruppo importante"

E poi la pressione. Tutta su di se. "Sento pressione ma non mi fa paura. Ma da solo posso fare poco". Parole chiare, di chi si assume le responsabilità e non ha paura. 

 

Gli obiettivi ? Gattuso è stato esplicito più che mai. La serenità quotidiana, certezze sulla società. Sono le basi per poter lavorare in un certo modo. Sul campo poi si vedrà. "Potrei dire che puntiamo alla Champions, ma poi penso a come si sono rafforzate le altre squadre e penso sia molto difficile". Qui sta il punto. Il motivo principale del "Gattuso rabbuiato". 

L'allenatore rossonero si aspettava e si aspetta 3-4 rinforzi di un certo spessore. Sa che senza i giusti giocatori, stare dietro a Juventus, Inter, Roma e Napoli sarà impossibile. Senza, possibilmente, cedere nessuno dei primi 11-13 titolari. Queste sono le condizioni per ripetere il girone di ritorno da 39 punti (terzo dopo Juventus e Napoli) dello scorso campionato. Serenità, certezze sul gruppo di lavoro e sul management, e rinforzi giusti. 

Solo allora Rino tornerà Ringhio e potrà essere davvero il surplus di questa squadra.

 

 

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