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Il derby delle regole

 

Editoriale, degno di nota, direttamente dal web

 

Mentre si commenta ben poco la tendenza a sopravvalutare i prezzi dei cartellini dei giovani Primavera con zero esperienza in Serie A, le cui cessioni a tappeto sono un aggiramento legale ma pur sempre aggiramento del Fair play finanziario, tutti sono impegnati a sottolineare la sanzione imposta dall’UEFA al Milan.

Lo stesso  Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha parlato di danno per tutta l’Italia calcistica.
Tanti, però, sono anche quelli che appoggiano in pieno la decisione dell’UEFA: ad esempio Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter. Intervenuto ai microfoni di Gr Parlamento, durante la trasmissione “La Politica nel Pallone”, il dirigente nerazzurro ha avuto modo di commentare la vicenda: “Non parliamo di politica dei piccoli passi, ma di passi corretti e che si possono sostenere. Per i calcio italiano avere una squadra importante come il Milan che non partecipa alle coppe europee non fa bene, ma bisogna ricordare che le regole ci sono e vanno rispettate. Il sistema ha definito queste regole e ci dobbiamo attenere a questo“.

Forte degli arrivi di Nainggolan, De Vrij, Asamoah e Politano, il dirigente interista si schiera al fianco del potentato europeo rispetto al rivale cittadino.
Quando il regolamento è un feticcio, lo si è visto anche nell’imporre al Milan di giocare il derby dei "tre giorni", perseverare evidentemente non è  diabolico.

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