L'Uefa è passata alle cose formali
Assurdo il sospiro di sollievo dell'ambiente Milan dinanzi ad una sentenza gravissima che rischia di condizionare il futuro a breve dei rossoneri...
E’ singolare che tanti tifosi del Milan abbiano esultato e tirato un sospiro di sollievo, di fronte ad una sanzione gravissime che è una macchia importante nella storia rossonera. Il Milan è la prima squadra dei primi 5 campionati europei ad essere esclusa d’ufficio da una competizione Uefa per motivi economici-finanziari. E’ una cosa per il quale abbassare il capo, non esserne contenti.
Ma la speculazione giornalistica in questi giorni aveva fatto credere che la Uefa avrebbe cancellato il Milan dalla faccia della Terra. Quindi, in confronto, cos’è un anno di squalifica ?
In realtà è tanto, tantissimo. La sanzione si riferisce alla violazione dei paletti relativi al break even previsti dalle regole del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-17. Non una cosa nuova. Qualcuno lo ha sottolineato come una novità, ma è sempre stato cosi’ e solo cosi’ poteva essere. La diffidenza sulla scarsa consistenza della proprietà del Milan e sulla continuità aziendale sono state le motivazioni per i quali non si è giunti ad un Settlement Agreement, ma queste non potevano essere giudicate dalla Chamber di Nyon. In ogni caso sarà bene aspettare le motivazioni, attese tra qualche giorno, prima di pronunciarsi in merito.
Ora il Milan ha annunciato il ricorso al Tas di Losanna. Il pool di legali rossoneri ha tempo 10 giorni per presentare la propria difesa, che dovrà basarsi obbligatoriamente sugli atti già presentati all’Uefa. Il TAS, che agisce come la Cassazione italiana, non ammette l’inserimento di nuovi documenti probatori e si deve pronunciare in maniera prettamente documentale, ovvero il suo verdetto viene emesso soltanto attraverso i documenti prodotti dalle parti fino al grado di giudizio antecedente il ricorso al TAS.
Qualora la sanzione venisse confermata, questo rappresenterebbe un limite importante alla prossima stagione del Milan. Il che, unito alle turbolenze legate ad un possibile cambio proprietario, rischia di essere un mix letale per la squadra di Gattuso.
Innanzitutto l’esclusione dall’EL porterà ad una contrazione dei ricavi tra i 20 ed i 30 milioni, che avrà una diretta conseguenza sul budget di mercato, gestito da un Massimiliano Mirabelli che sa che in caso di cambio di proprietà potrebbe anche essere sollevato dal suo incarico. Non solo: in fase di cessione della società, Yonghong Li potrebbe non autorizzare spese e investimenti. Inoltre con il cambio delle regole dal 31 maggio scorso, in merito al Fair Play Finanziario, se il club avrà un saldo acquisti-cessioni in deficit di oltre 100mln (o comunque ritenuto poco congruo), l'UEFA interverrà controllando i conti e la fattibilità di quel mercato e chiedendo garanzie sul rispetto dei parametri del Fair-Play Finanziario già nell’anno in corso e non più con un parametro triennale.
Qualora non ci fossero sufficienti garanzie, via alle sanzioni e all'obbligo di rientrare del deficit già nella sessione seguente. In sostanza: il Milan parte da un deficit attuale di -75mln ed è appena stato sanzionato; in caso di mercato con spese importanti, questo farebbe certamente alzare le antenne alla Uefa, facendo tornare il Milan dinanzi alle autorità del calcio europeo tra un anno.
Il secondo aspetto è quello motivazionale dei giocatori, che hanno faticato per raggiungere un obiettivo, sfuggito poi per colpe non loro, e che dovranno faticare molto per raggiungere un obiettivo che magari gli verrà tolto nuovamente. Gattuso in questo senso dovrà essere fine psicologo, per motivare anche quei giocatori che in caso di presenza in Europa League avrebbero trovato maggiore spazio per via dell’ovvio turn-over, che con il solo campionato sarebbe limitatissimo.
Infine la questione della reputazione: sarà più difficile, ora, per Mirabelli, convincere giocatori e procuratori importanti ad unire il loro nome a quello del Milan, estromesso d’ufficio dalla Uefa alle competizioni europee. Non proprio una boccata di salute in allegria, ma una cosa serissima.
Insomma, la situazione è grave, poco piacevole e tutt’altro che da sottovalutare. La strada per il Milan è in salita e all’orizzonte ci sono nuvoloni neri. Il Milan dovrà essere bravo a fare di tutto per uscirne il prima possibile. Ma urge un salvatore dall’America….