li

 

Le mosse di Mister Li

 

La ricerca del socio è diventata un'esigenza dopo il congresso del PCC; oggi, forse, si sta giocando su due tavoli

 

Distinguere i fatti dalle congetture è sempre il modo migliore per svolgere una analisi delle cose quanto più possibile realistica.
Ciò andrebbe unito alla capacità di farsi le giuste domande rapportate alla situazione di fatto che si vuole analizzare nel dettaglio.

A quanto è dato sapere, la cordata cinese rappresentata da Yonghong Li ha acquistato il Milan con l'idea di un importante business plan di investimenti nel primo triennio.
L'operazione è stata congegnata sulla leva debitoria (per circa un terzo di essa) ed aveva un margine di redditività previsto nel giro di 5 anni.
Trascorso tale periodo, alzato il valore del club che, nel 2016, aveva una prospettiva di commercializzazione del brand molto alta in Oriente, i cinesi sarebbero passati all'incasso tramite la quotazione del Milan alla borsa di Hong Kong.

Qualcosa però si è inceppato; lo si era notato già ad inizio 2017 quando il blocco all'uscita dei capitali dalla Cina aveva ritardato il closing con la Fininvest.

Superato quell'impasse tramite il prestito fatto con Elliott, i cinesi hanno aspettato il congresso del partito (che si è svolto nell'ottobre del 2017), con la buona convinzione che la limitazione dei capitali in uscita sarebbe stata superato quantomeno per gli investimenti già compiuti dagli imprenditori cinesi.
Così non è stato ed anzi dalle parti del PCC (partito comunista cinese), qualcuno ha giudicato gli investimenti in squadre di calcio europee come "irrazionali".
Non credo che l'immobilità sul mercato di gennaio 2018 da parte di Milan e Inter (entrambe detenute da gruppi cinesi) possa essere intesa come un mera coincidenza, bensì come una conseguenza del congresso di qualche mese prima.

La ricerca di un socio da parte di Mister Li parte quindi successivamente alle risultanze del congresso.
A differenza di Suning infatti (che può amministrare l'Inter nell'ottica del pari di bilancio), Li aveva ed ha un debito a breve scadenza da rifinanziare ed impegni relativi ad investimenti sulla rosa presi in sede di acquisto del club.

I fatti degli ultimi giorni hanno probabilmente accelerato la volontà di Li di chiudere col socio americano.
I rallentamenti delle ultime ore invece potrebbero avere a che fare con la volontà dei cinesi di giocare su più tavoli (Commisso/Ricketts) al fine di strappare le condizioni più favorevoli sia in riferimento alla quota di minoranza, sia in riferimento al cifra da incassare.

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.