Margine operativo ridotto
Si preannuncia un mercato con vincoli e blocchi. Potrebbe partire davvero solo da metà luglio
Il mercato del Milan in questo momento non c'è. Dura dirlo, soprattutto in riferimento ad una squadra che ha bisogno di rinforzi in vista della prossima stagione.
Tuttavia, allo stato attuale, la dirigenza rossonera è impossibilitata a muoversi e a chiudere trattative, almeno fino a quando non ci sarà il pronunciamento dell'Uefa.
Il probabile, quanto successivo, ricorso al TAS, potrebbe poi prolungare questa situazione di limbo di altri 15-20 giorni, fino cioè alla sentenza del Tribunale di Losanna.
Il mercato del club quindi potrebbe iniziare solo a metà luglio.
Il Milan sostanzialmente, avrebbe un mese o poco più di tempo per imbastire quelle 3-4 operazioni di mercato che ritiene necessarie per migliorare la squadra.
Considerato il fatto che il calciomercato quest'anno chiude subito dopo ferragosto, i tempi non possono che essere questi.
E saranno tempi strettissimi.
Fare nomi in questo momento potrebbe essere azzardato o, comunque, prematuro.
In ogni caso Massimiliano Mirabelli si sta muovendo per cercare quantomeno di bloccare i profili necessari e funzionali per la squadra di Gattuso.
Stante la probabile esclusione dalle coppe ed una serie di paletti che l'Uefa metterà per il Milan, pensare ad un mercato particolarmente munifico potrebbe essere una utopia.
Il Milan semmai dovrà essere bravo a cogliere le occasioni migliori che gli si presenteranno, evitando spese folli sia in cartellini, sia in ingaggi.
Tanto per intenderci, pensare ad un ingresso nel ruolo di centravanti di un giocatore come Falcao (che guadagna oltre 20 milioni lordi a stagione), in questo momento è qualcosa di molto lontano dalla realtà.
Il Milan semmai dovrà tenere d'occhio le possibilità a parametro zero e qualche giocatore in uscita a costo di saldo, magari inventandosi qualche scambio o qualche formula d'acquisto particolare.
Non sarà pertanto una estate da follie o da sogni incredibili.
Bisognerà essere molto razionali e calibrare le necessità tecniche sulla base dei margini operativi consentii a bilancio.
