Mirabelli

 Tutti sacrificabili tranne cinque!

Mercato in uscita: vietato svendere, mantenere la schiena dritta come fatto nell'estate scorsa. Basta alle figure da mollaccioni come in passato

La situazione generale del Milan e la presumibile esclusione dalle coppe europee fa sentire i suoi riflessi anche sul mercato. Nonostante le rassicurazioni di Fassone (che esiste un piano A ed un piano B a seconda della sentenza, che la differenza di budget potrebbe essere di soli 20 milioni di euro e che Mirabelli in questa fase sta comunque portando avanti tutti i discorsi senza farsi influenzare da nulla), ogni tanto, con regolarità svizzera, viene fuori l’ipotesi di una possibile fuga dei giocatori attualmente in rosa.

Fermo restando che non crediamo a questa ipotesi e che i rinnovi di Romagnoli e Kessie (sembra in dirittura d’arrivo) stanno lì a dimostrare il contrario, qualche considerazione in proposito ci permettiamo di farla. Bonucci, Romagnoli, Biglia, Kessie e Calhanoglu, sono questi i pilastri imprescindibili da cui ripartire. Il resto è tutto sacrificabile, in nome o delle restrizioni che l’Uefa vorrà imporci oppure in nome dei sacrifici necessari per mettere insieme un tesoretto da reinvestire sul mercato per rafforzare la squadra. Se ai cinque pilastri succitati ci aggiungiamo Conti, Calabria, Rodriguez, Locatelli, Cutrone e qualcun altro a completare la rosa, tutti gli altri possono essere trattati in uscita senza stare lì a stracciarsi le vesti o tacciando per questo di incompetenza l’attuale dirigenza.

Donnarumma vuole andare via? Prego si accomodi, portate in via Aldo Rossi 60/70 milioni di euro ed il numero 99 sarà vostro (in questo caso abbiamo Reina a fare il titolare per la prossima stagione). Suso vuole andare all’estero? Ci vada. Suso vuole andare all’Inter? Prego si accomodi, è sufficiente che Ausilio o chi per lui arrivi con 40/50 milioni di euro e non ci provi neanche ad appiopparci qualcuna delle sue merde (forse solo Brozovic potrebbe essere ben accetto). Se il fuggi fuggi riguardasse Gigio o Suso non avremmo niente di cui essere preoccupati, perché si può sempre vincere con un portiere di medio livello e perché giocatori come Suso sono tranquillamente rimpiazzabili. A Mirabelli chiediamo solo una cosa: e cioè che continui a dimostrarsi nel mercato in uscita bravo come lo ha fatto nella passata stagione. Vendere sì, svendere no.

Ed il discorso non vale solo per i big. Ad esempio mi fa piacere constatare che non si stanno facendo neanche sconti per Gabriel all’Empoli, per Bertolacci al Genoa o per Bacca a chi vuole lui. In una situazione già di confusione che però riguarda i piani alti (rifinanziamento, nuovi soci ed aumenti di capitale), deve fare seguito un atteggiamento cazzuto a livello di mercato: qui non si svende nessuno, nessuno può prenderci per la gola e si trattano i giocatori secondo le nostre richieste, così come non siamo stati mai abituati a ricevere regali o favori da nessuno.

È finita l’epoca dello strapagare i giocatori in entrata (anche a livello di ingaggio per i parametri zero) e di regalare quelli che non dovevano più far parte del progetto tecnico. Abbiamo bisogno, indipendentemente dai verdetti dell’Uefa, di costruire un Milan ancora più forte di quello dello scorso anno, abbiamo bisogno di portare a casa al mercato quei 3/4 titolari di cui parla Gattuso. Lo dobbiamo fare col sacrificio di qualcuno e forse, chissà, grazie alle nuove risorse che potrebbero arrivare dal nuovo ingresso in società di un nuovo socio (di minoranza o di maggioranza che sia). La cosa importante è che al più presto si faccia chiarezza, in modo che si possa lavorare avendo le idee ben chiare.

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.