berlusconi li

 

Ma Berlusconi a chi ci ha venduti veramente?

 

Le certezze dichiarate da Berlusconi su Yonghong Li, erano fondate o erano un "prendi i soldi e scappa"?

 

Chi segue MD sa bene la posizione da sempre assunta dal sottoscritto nei confronti della proprietà, vale a dire quella di “stare esclusivamente ai fatti”; senza andare dietro a rumors, insider, giornalisti da strapazzo con la vocazione dell’indagine senza sapere nulla di nulla.
I fatti, appunto, dicono che Yonghong Li ha acquistato il Milan e fatto due aumenti di capitale (per complessivi 120 milioni) rispettando tutti gli impegni presi e facendo fronte a tutte le scadenze; ad oggi non esiste nessun fornitore, nessun dipendente, nessun istituto finanziario che debba avere dei soldi.
L’unico debito riguarda il famosissimo prestito ottenuto dal fondo Elliott che scade ad ottobre del 2018.
Tuttavia le vicende legate all’Uefa ed alle sue possibili sanzioni, porta prepotentemente a galla la domanda, ma chi è veramente Mister Li? A chi Silvio Berlusconi ha messo in mano il Milan l’aprile dello scorso anno?
Tanto si è parlato del fatto che l’Uefa abbia addirittura travalicato le proprie competenze in materia di FPF e che la sentenza sia di carattere politico, e più volte si è sottolineato come l’organo che governa il calcio europeo non può e non debba andare a fare i conti in tasca all’azionista di maggioranza del Milan e si debba invece soffermare sulle valutazioni che riguardano il bilancio del club; ma a questo punto due sono le cose: o siamo di fronte ad una ingiustizia clamorosa oppure quelli dell’Uefa sanno qualcosa (o non sanno, a seconda dei punti di vista) su Mister Li che a noi tifosi non è dato sapere.
I dubbi cominciano a questo punto a farsi leciti, ed il mistero diventa ancora più fitto su questo personaggio.
Il fatto che poi l’unica via di salvezza agli occhi dell’Uefa sia rappresentata dall’imminente ingresso in società di un nuovo socio di minoranza contribuisce anche a rendere molto precaria l’ipotesi che Li sia solo il prestanome di una cordata formata da grandi colossi cinesi che non possono e non vogliono rivelare la propria identità (anche per la stretta sui capitali imposta dal governo cinese).
Se Yonghong Li è un uomo solo al comando oppure no lo sapremo quando sarà ufficializzato l’ingresso del nuovo socio e conosceremo la sua nazionalità: se sarà un socio di nazionalità cinese il dubbio permarrà, altrimenti sarà spazzato via.
Ma allora come mai Berlusconi ha sempre detto di avere la certezza sulla affidabilità delle persone a cui vendeva il Milan? Quali garanzie aveva lui per portare avanti questa operazione e che il presumibile patto di riservatezza gli impediva di rivelare? Oppure anche lui ha solo badato ad incassare la cifra pattuita (tra l’altro molto elevate) e poi per il resto chi se ne frega e chi si è visto si è visto?
Veramente non ha badato minimamente a preoccuparsi del futuro del club che ha sempre dichiarato essere una questione di cuore e di famiglia, dando così fiato alle versioni di chi ha sempre parlato di un giocattolo che invece gli serviva solo per i propri interessi (soprattutto politici)?
Insomma, a chi cazzo ci ha venduto Silvio Berlusconi?
Per essere coerente con la mia linea non prendo posizioni nei confronti di Mister Li senza sapere chi sia veramente, dipingendolo come un delinquente, un fallito o un pezzente. Ma è chiaro che mi siederò a guardare come andrà a finire questa vicenda, certo con l’apprensione dovuta al fatto che stiamo parlando della nostra squadra del cuore, di un pezzo fondamentale della nostra vita.
Comunque vada a finire sul futuro dell’Ac Milan si può stare tranquilli, ma di certo il giorno che ne sapremo di più su cosa si nasconde dietro a questo personaggio misterioso saremo tutti più contenti.
Perché alla versione del “pazzo scatenato” che butta nel cesso un miliardo di euro io personalmente non ci ho mai creduto.

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