Valori dei giocatori in stile Nasdaq
Ogni tanto riecheggia la storia delle plusvalenze gonfiate; accuse indimostrabili nell'universo calcistico
Circa 11 anni fa, nel lontano settembre del 2007 i dirigenti di Inter e Milan vennero indagati nell'ambito dell'inchiesta sul falso in bilancio.
La Procura riteneva che le due società avessero fatto ricorso alla pratica, molto diffusa, di scambiarsi giocatori a prezzi gonfiati al fine di ricavarne plusvalenze con cui ripianare i rispettivi bilanci e potersi iscrivere così al campionato.
Quell'inchiesta finì con un nulla di fatto e nessuno venne condannato.
Risulta adesso notizia di qualche settimana fa che Adriano Galliani ed Erick Tohir sono indagati dalla Procura di Milano con l'ipotesi di falso in bilancio.
L'accusa si riferisce ad alcune plusvalenze considerate sospette condotte nel 2013 tra il Genoa e il Milan e tra il Genoa e l'Inter.
Nello specifico, per la magistratura inquirente l'ipotesi di reato è legata al passaggio "a prezzi gonfiati di alcuni calciatori, ragazzini valutati svariati milioni, non di primo livello e mai arrivati in prima squadra.
Tramite tali artifizi contabili sarebbero stati aggiustati i bilanci di Milan e Inter fino al luglio 2017 grazie al meccanismo delle plusvalenze.
Anche questa inchiesta, com'è facilmente prevedibile finirà con un nulla di fatto e gli ultimissimi strepiti di chi si scandalizza per le valutazioni gonfiate che l'Inter sta dando ai suoi primavera con l'obiettivo di riuscire a portare a termine entro fine mese i famosi 40 milioni di plusvalenza imposti dall'Uefa, sono contestazioni privi di basi.
Il calcio è un mondo nel quale parlare di parametri di mercato non è assolutamente possibile.
E, alla luce di ciò, provare che un prezzo non descrive il valore reale di un giocatore, è impresa titanica, quand'anche non praticabile.
Nel mondo del calcio infatti i prezzi dei giocatori schizzano in alto senza un meccanismo razionale alla base di ciò. Il mercato pallonaro è una sorta di indice Nasdaq al quadrato.
Come possano dei magistrati perdere tempo dietro ad accuse non dimostrabili, è uno dei tanti misteri che assillano la giustizia italiana, malata gravemente del morbo della inefficienza e della perdita di tempo.
Il Real Madrid ha appena speso 45 milioni di euro per un ragazzino di 17 anni del Santos (tale Rodrygo). Questo è il contesto.
La domanda quindi è abbastanza scontata: di cosa parliamo?