L'uomo di Mendes o gli americani ?
Siamo alla stretta finale per l'ingresso di un socio di minoranza (per ora...) nel Milan. Aperte, stando ai rumors, trattative con una cordata malese ed una americana
Due scenari si fanno strada prepotentemente per il futuro societario del Milan.
Da un lato ci sarebbe una cordata asiatica capeggiata da un ancora ignoto magnate malese. Un cordata messa assieme nientemeno che da Jorge Mendes. Proprio lui. L'agente di Cristiano Ronaldo e André Silva tra gli altri, in ottimi rapporti con l’attuale società e già protagonista in un episodio analogo nella trattativa (poi riuscita) tra Peter Lim e il Valencia.
Mendes, che attualmente si troverebbe a Singapore, starebbe infatti tentando di chiudere una trattativa con un socio il cui identikit e nome figurano ancora ignoti e non svelati, per un’operazione top secret: imprenditore di Kuala Lumpur, malese (in rappresentanza di un gruppo interamente asiatico) e attualmente residente a Singapore, per una figura ancora da delineare che permetterebbe alla società rossonera di estinguere, finalmente, il debito accumulato con Elliott (che uscirebbe così di scena) per l’acquisizione del club effettuata da Li Yonghong nell’aprile di un anno fa.
Una novità importante, insomma, sulla quale si attendono conferme ufficiali, con il massimo riserbo mantenuto su un’operazione top secret (ancora non chiusa e in essere) che potrebbe davvero cambiare il destino rossonero. Osservando l’ingresso di un nuovo socio, che potrebbe essere annunciato già nel CdA di venerdì o, più probabilmente, entro giugno, e guardando al futuro con tante certezze in più. Con un nuovo ingresso che potrebbe portare con il tempo, lato socio di minoranza, all’intero rilevamento del pacchetto Milan.
Dall'altro lato, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, sarebbero in corso trattative per chiudere un riassetto societario che sarebbe sorprendente: con il cinese Yonghong Li che lascerebbe spazio a un nuovo azionista statunitense.
Ieri a Milano si sarebbero svolti alcuni importanti incontri e la documentazione relativa all'accordo sarebbe già stata inviata a un noto studio notarile con sede vicino a Palazzo di Giustizia. L'operazione secondo i rumors raccolti dal Sole 24 Ore prevederebbe l'ingresso del nuovo azionista americano che inizialmente entrerebbe in minoranza fornendo i capitali necessari al cinese Yonghong Li per onorare l'impegno sull'ultima tranche di aumento di capitale: cioè 32 milioni.
Successivamente l'azionista americano fornirebbe i capitali per gli investimenti sul mercato e avrebbe l’opzione per crescere nel capitale lasciando Mr Li in minoranza, ma a fronte del mantenimento dei diritti sul mercato cinese da parte dello stesso Mr Li. La clamorosa svolta si starebbe concretizzando proprio in queste ore.
Gli advisor dell'investitore statunitense, cioè Goldman Sachs, sarebbero stati a Milano oggi, provenienti da Londra, per definire l'accordo.
L'operazione, fatta in zona Cesarini, potrebbe consentire anche al Milan di arrivare con una carta in più da giocare con la commissione giudicante dell'Uefa in vista della possibile esclusione dalle Coppe europee. Sul nome dell'investitore statunitense non ci sarebbe ancora certezza. C'è chi, in ambienti finanziari, fa notare che interessati nelle scorse settimane erano stati i magnati Stephen Ross, quest'ultimo proprietario dei Miami Dolphins, e John Fisher, figlio dei fondatori di Gap e ora azionista di diversi club in numerosi sport fra cui calcio e baseball. Quindi qualcuno si azzarda a ipotizzare una competizione fra i due investitori Usa.
Altre fonti, invece, riferiscono che il soggetto statunitense sarebbe un altro, ancora protetto dalla confidenzialità del dossier. In ogni caso sembra che la svolta sia vicina e che il Milan, come già successo per la Roma di James Pallotta, diventerà americano. Per Yonghong Li, invece, si prospetta un futuro alla Erick Thohir: azionista di minoranza con i diritti però sul mercato asiatico.
Dove starà la verità? Milan cino-malese con l'imponente figura di Mendes sullo sfondo, oppure un Milan sempre meno cinese e sempre più nelle solide mani di investitori americani ? Le incognite restano, ma a breve tutto sarà chiaro, alla luce del sole.